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RIO DE JANEIRO (BRASILE), 15 GIUGNO 2014 - Un gol per tempo e l'Argentina archivia nel migliore dei modi la pratica Bosnia Erzegovina. In una partita per lo più poco entusiasmante, ad illuminare la serata ci pensa Leo Messi che a metà della ripresa si inventa una giocata in velocità delle sue e mette il sigillo vincente sul match.
Nel glorioso “Maracana” di Rio De Janeiro, stadio dove per altro andrà di scena la finale di questa World Cup, Argentina–Bosnia Erzegovina è il match che apre le danze del gruppo F. Partita dai più risvolti non soltanto tecnici, si affrontano difatti quelle che sulla carta sono le due candidate a passare il turno, ma anche storici: è la prima volta ad un mondiale della Bosnia. Per quest'ultima, tuttavia, l'esordio si fa subito in salita. Pronti via che l’Argentina è subito in vantaggio: al 2' punizione dalla sinistra di Messi, mischia in area, colpo di testa di Rojo con la palla che sbatte sui piedi di Kolasinac e si insacca in rete. La Bosnia cerca di reagire e al 12’ Misimovic inventa: palla in profondità per Hajrovic con Romero costretto all’intervento in uscita. Ma i tentativi offensivi della Bosnia sono abbastanza innocui, come anche dimostra la punizione al 14’ di Pjanic che si infrange sulla barriera. L' Argentina, dal suo canto, si limita a controllare le poco incisive azioni offensive degli avversari. Unica azione degna di nota è un tiro dalla distanza di Mascherano che al 32' impegna Begovic. L'unico vero pericolo a firma bosniaca arriava al 40’ quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo dalla destra l'incornata di Lulic trova pronta la risposta di Romero. [MORE]
La ripresa si apre con un doppio cambio da parte del tecnico argentino Sabella, il quale toglie dal campo Maxi Rodriguez e Campagnaro e getta nella mischia rispettivamente Higuain e Gago passando così al 4-3-3. Soluzione tattica che alla lunga si rivela vincente e a giovarne è senza dubbio Messi. È il 60’ quando la “Pulce”, fino ad allora impalpabile, porta finalmente scompiglio nell’area bosniaca, apre il gioco per Aguero il quale nell’indecisione se tirare o servire al centro il neo entrato Higuin sbaglia e regala palla al portiere Begovic. Tuttavia è il chiaro segnale di risveglio di Leo Messi che al 65’ mette la firma sul match: pregevole uno-due con Higuain, quasi al limite d’area, controllo in velocità della palla e, dopo aver portato a spasso i difensori centrali bosniaci, il dieci argentino batte Begovic con un angolato rasoterra di sinistro. Partita che sul 2 a 0 l’Argentina potrebbe facilmente gestire, se non fosse che all’84 si fa trovare impreparata e poca attenta nel seguire i movimenti offensivi degli avversari. Lulic è perfetto nel servire in profondità Ibisevic che di sinistro trafigge Romero in uscita. Un gol che tuttavia arriva troppo tardi e non cambia le sorti dell'incontro. L’Argentina non convince appieno ma parte col piede giusto e si porta subito in testa al girone.
Giovanni Maria Elia
Di seguito il tabellino e la classifica aggiornata del girone:
ARGENTINA – BOSNIA ERZEGOVINA
(Primo tempo: 1-0)
Argentina (3-5-2): Romero, Garay, Campagnaro (46' F.Gago), Zabaleta, Di Maria, Messi, M.Rodriguez (46' G. Higuain), Mascherano, Rojo, F.Fernandez, Aguero (87' Biglia). All: Alejandro Sabella (ARG)
Bosnia Erzegovina (4-2-3-1): Begovic, Bicakvic, Spahic, Kolasinac, Besic, Pjanic, Misimovic (74' Medunjanin), Dzeko, Mujdza (69' Ibisevic), Lulic, Hajrovic (71' Visca). All: Safet Susic (BIH)
Marcatori: 3' Kolasinac (Aut.), 65' Messi (Arg), 89' Ibisevic (Bih)
Ammoniti: M.Rojo (Arg), Spahic (Bih)
Arbitri: Joel Aguilar (SLV), William Torres (SLV), Juan Zumba (SLV), Djamel Haimoudi (ALG)
Argentina | 3 |
Iran* | 0 |
Nigeria* | 0 |
Bosnia Erzegovina | 0 |
*= una partita in meno