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Milano-Laveno, vandali sul treno: «Spacchiamo tutto». Il video su YouTube

Giovanni Maria Elia
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Milano-Laveno, vandali sul treno: «Spacchiamo tutto». Il video su YouTube
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VARESE, 28 GENNAIO 2015 - Distruggono più di un vagone rimuovendo e lanciando sedili e si fanno allegramente riprendere da un passeggero munito di cellulare. Il tutto viene poi postato sul canale di YouTube “Cosmic Terror prod”.

«Tornando dall'università ho incontrato queste fantastiche persone e non ho potuto fare a meno di riprendere le loro eccezionali gesta. Il capotreno non ha fatto in tempo a fermarli perché i nostri amici, tirando la leva d'emergenza, hanno aperto le porte e son scappati». Questo il commento dell’autore del video. Il tutto è accaduto su un treno di servizio sulla tratta Milano-Laveno, quando il convoglio si trovata tra Varese ed il capolinea intorno alle 18 di martedì 27 gennaio.

Un video al limite del verosimile con i vandali del tutto incuranti di quanto stessero facendo e nessun passeggero a contrastarli, se non addirittura pronti a riprenderli. Non è infatti ben chiaro se l’autore del video abbia ripreso l’azione distruttiva dei due ragazzi al fine di denunciarli o meno. Ma tant’è. I due violenti dopo aver distrutto parte del treno si sono dati alla fuga tirando il freno d’emergenza. Adesso la polizia sta cercando di identificare i responsabili.[MORE]

La compagnia ferroviaria, da parte sua, fa sapere che i danni provocati si aggirano a diverse migliaia di euro, senza calcolare il disagio arrecato agli utenti a causa degli oltre 20 minuti di ritardo. Trenord, inoltre, ricorda ancora una volta gli innumerevoli atti vandalici che colpiscono quotidianamente le proprie vetture. Nell’arco dei 365 giorni, infatti, sono 12mila i martelletti frangivetri che vengono rubati, 36mila sedili  vengono tagliati, macchiati o resi inagibilie altri 3500 vengono completamente distrutti. Sono 61mila le tendine rotte, 250 gli estintori rubati o scaricati, 1755 i vetri rotti e 100mila metri quadrati di graffiti rimossi.

(Immagine da milano.corriere.it)

Giovanni Maria Elia

 

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Scritto da Giovanni Maria Elia

Giornalista di InfoOggi

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