Milano: decapitata una donna, testa ritrovata nel cortile di casa: arrestata transessuale

domenica 14 giugno, 2015

MILANO, 14 GIUGNO 2015 - Orrore nella periferia milanese, dove il cadavere di una donna di 52 anni è stato rinvenuto all'interno di un appartamento in una palazzina popolare di Via Giovanni Antonio Amedeo, zona Ortica.

La testa della donna è stata rinvenuta ieri notte all'interno del cortile dello stabile, mentre il cadavere decapitato della vittima è stato invece ritrovato successivamente, all'interno di un appartamento dello stesso stabile. Sul posto dell'efferato delitto sono giunti, allertati da una telefonata, gli uomini della locale caserma dei Carabinieri che, secondo alcune indiscrezioni, avrebbero trovato sul posto un giovane cittadino ecuadoregno di circa 21 anni, in stato confusionale e con alcune ferite da arma da taglio alle mani. Stando a quanto si apprende, gli agenti dei carabinieri avrebbero allertato il 118 che, recatosi sul posto, avrebbe trasportato al pronto soccorso in codice giallo il giovane, che secondo alcune fonti potrebbe essere al momento sospettato dell'omicidio. [MORE]

Le indagini sull'accaduto sono attualomente in corso. Secondo le prime ipotesi, il delitto dovrebbe essere avvenuto intorno alle 2 di ieri notte, probabilmente nell'appartamento nell'appartamento della donna; la causa scatenante sarebbe stata una furibonada lite, degenerata poi in tragedia.

Aggiornamento ore 15:30 - Le forze dell'ordine hanno arrestato il transessuale di vent'anni che si trovava sul luogo del delitto. Si tratta di Carlos Julio Torres Velesaca, originario dell'Equador e residente in Italia, con regolare permesso di soggiorno, dal 2010. Secondo le prime ricostruzioni, Antonietta Gisonna, napoletana di 52 anni, sarebbe stata uccisa a coltellate (forse una decina) e poi decapitata. La testa, rinvenuta dai carabinieri nel cortile, sarebbe stata quindi lanciata dalla finestra dall'autore dell'efferato omicidio. Sebbene i vicini abbiano dichiarato che Carlos Julio Torres Velesaca non era mai stato visto dalle parti dell'abitazione di Antonietta Gisonna, si ipotizza che usasse la casa della vittima come base per un'attività di prostituzione. La lite tra i due potrebbe essere quindi scoppiata per delle ragioni economiche.

(foto www.extraquotidiano.it)

Elisa Lepone

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