Mihajlovic: 'Colpa è di tutti, mia per primo', dopo 0-4 col Napoli. Il tecnico sulla graticola
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MILANO, 5 OTTOBRE 2015 - È crisi Milan. Dopo la sconfitta di ieri sera per 4 a 0 in casa contro il Napoli, la quarta in sette partite, la panchina di Sinisa Mihajlovic è in bilico. L’ interminabile chiacchierata di ieri sera tra Silvio Berlusconi e Adriano Galliani sul tracollo del Milan contro il Napoli ha messo in discussione Sinisa Mihajlovic. Dopo la partita il tecnico milanista ha smentito con vigore ogni voce su un addio: "Io non mi dimetto, non lo farò mai - ha tuonato Mihajlovic -. E' una parola che non esiste nel mio dizionario. Riceverò sicuramente la telefonata di Berlusconi, gli darò le spiegazioni che mi chiederà. Esonero possibile? E' una decisione che spetta alla società". Oggi intanto da Milanello non filtra alcuna comunicazione per confermare la fiducia al tecnico serbo. [MORE]
Ma il tecnico resta nella bufera. Al momento non si pone un problema panchina, ma se la situazione dovesse precipitare, il nome più accreditato è l’ex giocatore milanista Roberto Donadoni: è considerato un allenatore capace di dare il meglio di sé nei momenti peggiori. E a confermare quanto la situazione sia difficile per il Diavolo alcuni dati: il Milan è una delle squadre che corre di meno, 709 i chilometri percorsi fino a ora, e Mihajlovic è stato preso per farla correre. Un anno fa il Milan aveva 5 punti in più, a un punto dal terzo posto.
Il tecnico serbo ammette che “la situazione è difficile, dobbiamo continuare a lavorare, lo stiamo facdendo, diamo il 100%, ma evidentemente non basta, dobbiamo dare di più, non è la prima volta che mi trovo in questa situazione, so che non devo perdere serenità e fiducia. Dobbiamo lavortare su certi errori che sono individuali, i ragazzi si allenano bene, ma si vede che dobbiamo fare qualcosa in più”. Il morale è basso. Mihajlovic non non cerca scuse e per la prima volta da quando è in rossonero appare sconfortato: “Siamo una squadra a metà, non sappiamo difendere, né sappiamo attaccare. Abbiamo perso contro una squadra più forte di noi, ma non possiamo regalare certi gol”. Per questo in vista della partita contro il Torino di sabato 17 ottobre l’obiettivo è invertire il trend. Non sarà semplice, ma Mihajlovic ci proverà. Galliani attende.
Tiziano Rugi