Migranti, proteste nel Ferrarese contro l'arrivo dei profughi: dirottati presso altre strutture
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FERRARA, 25 OTTOBRE- Come la Lega Nord aveva preannunciato la scorsa estate il Ferrarese, in particolare gli abitanti di Goro e Gorino, non ci sta all’arrivo dei profughi scappati dalle guerre e dalle carestie. Nella serata di ieri hanno infatti bloccato con delle barricate il passaggio degli autobus che avrebbero dovuto far raggiungere a 11 donne- alle quali si sarebbero aggiunti poi 7 bambini- l’ostello di Gorino Amore-Natura, requisito dal Prefetto di Ferrara, Michele Tortora, per affrontare l'emergenza nel piano di accoglienza nazionale.[MORE]
La misura annunciata da tempo ‘'Tenuto conto della saturazione delle strutture già funzionanti'', aveva spiegato già da tempo la Prefettura nella nota in cui annunciava la misura – ‘’è stata decisa la requisizione per ospitare intanto 11 donne, cui si dovranno aggiungere a breve altre sette persone, per un totale di 18 di un gruppo di migranti assegnato alla provincia di Ferrara''. La decisione è stata notificata però solo nel pomeriggio, e ha subito aizzato le decine di cittadini che si sono mobilitati posizionando bancali di legno in tre punti d'accesso al paesino del Delta del Po.
Grazie alla mediazione tra manifestanti, Prefettura e forze dell’ordine la protesta ha raggiunto il suo obiettivo dal momento che i profughi sono stati dirottati, senza soluzioni di forza come si era in un primo momento pensato, verso altre strutture che, secondo quanto riporta la ‘’Nuova Ferrara’’ sarebbero locate a Fiscaglia, Ferrara e Comacchio.
Il prefetto Tortora aveva in realtà spiegato che la requisizione avrebbe avuto ‘’carattere eccezionale straordinario’’ e aveva rivolto un appello ‘’ad amministrazioni pubbliche, associazioni di volontariato e strutture ecclesiastiche affinché offrano ogni collaborazione’’, anche per ulteriori esigenze, verosimili anche a breve.
Maria Azzarello
fonte immagine: repubblica.it