Migranti, Italia sotto pressione. Macron stoppa parzialmente il sostegno francese
Politica Lazio

Migranti, Italia sotto pressione. Macron stoppa parzialmente il sostegno francese

venerdì 30 giugno, 2017

ROMA, 30 GIUGNO - Sarebbero ben dodicimila gli sbarchi avvenuti in Italia nella giornata di ieri, provenienti da 22 navi. Ma resta lo status quo e l’immobilismo europeo sul tema migranti. Se infatti da Bruxelles giungono congratulazioni per l’operato italiano sulla problematica, resta un problema di sostanza. Manca infatti ancora oggi un vero e proprio sostegno nei confronti del Belpaese, considerate anche le ultime dichiarazioni del presidente francese Macron.[MORE]

Il vertice preparatorio del G20 ha se non altro permesso al premier Gentiloni di richiamare all’attenzione i partners europei sulla situazione d’emergenza dopo i nuovi numerosi sbarchi: «Ho utilizzato anche questa occasione per rappresentare l’estrema preoccupazione per il rischio di accentuarsi dei flussi migratori nel nostro Paese che mai si è sottratto ai propri impegni per il soccorso in mare e l’accoglienza e a cui non vuole sottrarsi. Ma che chiede di discutere sul ruolo delle Ong, di Frontex e delle risorse a disposizione per lavorare in Libia e negli altri paesi africani».

Il punto del premier è un primo passo verso un richiamo che l’Europa stenta a cogliere, e le parole di ieri a Berlino in rappresentanza italiana difficilmente smuoveranno una questione che ritroverà terreno di discussione nel vertice dei ministri dell’Interno a Tallinn, nella giornata di mercoledì prossimo. Al netto di questo, si segnalano le dichiarazioni del presidente francese Macron: «La cooperazione al confine con l’Italia è esemplare. Ma non confondiamo troppo le cose, tutti i Paesi devono dare un contributo per i rifugiati per motivi politici. Poi ci sono i migranti per motivi economici. L’80% dei problemi posti da Gentiloni viene da migranti economici».

Il veto di Macron riflette tutto sommato il pensiero europeo sulla questione, che ormai pare giunta al culmine dopo gli ultimi sbarchi ed un silenzio che spazientisce l’Italia. Non basterà infatti definire eroi gli italiani per giungere a capo di un punto politico molto complesso, e che ora più che mai richiede all’Europa il senso della comunità e la capacità di rispondere alle problematiche globali.

La riunione voluta ieri da Angela Merkel avrebbe dovuto fungere da sintesi rispetto al G20 di Amburgo. In ogni caso, il tempo delle chiacchiere è finito. Mercoledì il vertice di Tallinn potrebbe svelare quali sono le reali mosse europee, rispetto ad una problematica in cui l’Italia continua a fare la propria parte ma pretende reciprocità. E su questa partita, non può che giocarsi la credibilità delle Istituzioni comunitarie.

foto da: ilfattoquotidiano.it

Cosimo Cataleta


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