Migranti, in 900 sbarcati a Catania. Ritrovati a bordo anche due cadaveri
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CATANIA, 13 GIUGNO – La nave “Diciotti” della Guardia Costiera è arrivata al porto di Catania con a bordo oltre 900 migranti raccolti nel corso di vari interventi di soccorso nel Mediterrano centrale. Sull’imbarcazione sono stati recuperati anche due cadaveri.
I 932 sbarcati sono adesso attesi dal personale responsabile per le operazioni di sbarco e dagli investigatori della Squadra mobile e della Guardia di finanza delegati dalla procura distrettuale di Catania a svolgere le indagini, al fine di individuare l’eventuale presenza di scafisti. Sono invece state aviotrasportate negli ospedali di Agrigento e Palermo le quattro donne incinte ed il minorenne trasbordati ieri a Lampedusa.[MORE]
“Da tre giorni siamo in viaggio. Viva l’Italia”. Queste sarebbero state le prime parole urlate da una donna eritrea appena sbarcata dalla Diciotti insieme al marito ed i figli nella città Etnea. All’esterno del Porto di Catania è in corso anche una piccola manifestazione cui partecipano rappresentanti di Amnesty, Emergency, Libera ed altre associazioni, per sostenere l’operato delle ONG e chiedere il “rispetto del diritto del mare”.
E intanto, non accenna a scemare la polemica sulla decisione del ministro degli Interni Salcini di chiudere i porti alle navi che trasportano migranti. Il leader del Carroccio, intervistato dal Corriere della Sera, ha infatti parlato di aver “risvegliato l’Europa”, ottenendo un “risultato importante per tutti gli italiani”. Il vicepremier ha poi annunciato di avere l’impressione che “stia nascendo un asse italo-tedesco basato su una parola fondamentale: chiudere le frontiere”.
Salvini ha quindi nuovamente attaccato la Francia, fortemente critica nei confronti dell’Italia per la gestione del caso Aquarius: “fanno i fenomeni ma hanno respinto più di diecimila persone alle frontiere con l’Italia, tra cui numerosissime donne e bambini”.
L’ambasciatore francese è stato oggi convocato dal ministro degli Esteri Moavero Milanesi alla Farnesina, per rendere conto delle dichiarazioni rilasciate da Parigi in merito alla chiusura dei porti alla nave Aquarius. Nelle giornata di martedì scorso, infatti, il portavoce di En Marche aveva definito la scelta italiana “vomitevole”, mentre Emmanuel Macron aveva parlato di “cinismo ed irresponsabilità italiana”.
Ad ogni modo, è stato lo stesso Matteo Salvini a tendere poi una mano ai francesi, dichiarando che “se chiedono scusa, non c’è problema. Il caso sarebbe superato”.
Anche Maurizio Martina, segretario reggente del Partito Democratico, è intervenuto sulla questione, sottolineando come “siano bastati pochi giorni per capire che c’è differenza tra destra e sinistra”. “Gli amici di Salvini come Orban sono quelli che vogliono lasciare le cose come stanno e non fare proposte nuove in Europa, facendo affrontare all’Italia da sola la gestione degli arrivi di migranti” ha poi rincarato il dem, che si è quindi detto “fiero” del lavoro svolto dal PD.
E se molte sono state le critiche alla decisione di Salvini, questa ha incassato anche il placet di alcuni Paesi, come ad esempio l’Austria. Vienna (insieme a Copenaghen) sarebbe pronta a sostenere un diverso approccio alla gestione della questione migranti, con la creazione di luoghi sicuri per l’identificazione dei richiedenti asilo e per garantire protezione ai respinti ed ai non aventi diritto allo status di rifugiati.
Paolo Fernandes
Foto: Cataniatoday.it