Merkel, "Superare la crisi dell'euro è una missione su scala storica"
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BERLINO, 19 SETTEMBRE 2011- Non ha usato mezzi termini la cancelliera tedesca, Angela Merkel, "Superare la crisi dell'euro è una missione su scala storica. Se l'euro crolla, anche l'Unione europea crollerà". In questo modo ha replicato alle dichiarazioni rilasciate dal ministro dell'Economia Philipp Roesler, su un default controllato della Grecia. [MORE]
La Merkel ha invitato i rappresentanti del governo a ''pesare le loro parole. Non dobbiamo intraprendere nulla in cui il risultato non può essere calcolato. Questo è il mio approccio e vale in ogni direzione, anche nel mio partito''. Secondo la cancelliera occorre proseguire con i salvataggi e la creazione di una rete di sicurezza per la zona euro per i Paesi piu' deboli.
Preoccupazioni sulle sorti dell’euro sono state espresse anche l’ex presidente della Commissione europea, Jacques Delors che ha dichiarato, “La moneta unica è minacciata e bisogna stare molto attenti. Non bisogna permettere che la Grecia esca dall'euro, poiché ci sarebbe un effetto domino. La speculazione non si fermerebbe, toccherebbe all'Italia e alla Spagna. E se l'avventura dell'euro dovesse terminare, tenendo conto degli effetti traumatici che questo avrebbe nei rapporti fra gli Stati, l'Europa si ridurrebbe a un simulacro di mercato unico, se mi permette pieno di buchi come una groviera”.
Ciò che lo preoccupa è “la ‘miseria della politica europea’, ‘lo spirito anti-comunitario’ di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, l'indecisione a varare soluzioni per la crisi dell'euro che pure sono a portata di mano, il ‘cinismo crescente’ delle opinioni pubbliche che ne deriva”.
Delors, continua dicendo che, “Qui non c'è più spirito comunitario. L'Europa è una sintesi tra ragione e cuore, l'unione per essere forti, la solidarietà per vivere insieme”. A chi gli chiede se l’UE riuscirà a superare la crisi, l’ex presidente della Commissione europea risponde, “Sì, possiamo superarla, ma con il contributo di tutti”. Poi cita il padre del meccanismo comunitario, Jean Monnet, il quale diceva che ‘l'Europa è sempre uscita rafforzata dalle sue crisi".
Per quanto concerne la possibilità di introdurre gli Eurobond, Delor sottolinea che La proposta ideale sarebbe quella di Romano Prodi, che “suggerisce di varare un Fondo finanziario europeo, garantito da scorte auree delle Banche Centrali, in grado di emettere 3 mila miliardi di eurobond. Geniale, ma troppo ambiziosa e difficile da realizzare in questa fase. Io dico invece che occorre utilizzare il Meccanismo Europeo di Stabilità già deciso dai governi, per il quale occorre solo un piccolo emendamento al Trattato. Però bisogna anticiparne il varo, dal 2013 al 2012. Sarebbe questo ad emettere gli eurobond, l'accordo intergovernativo c'è già, avrebbe un capitale di 400 miliardi di euro. L'unico, vero problema sarebbe il maggior costo per i tedeschi, perché le euro-obligazioni avrebbero un rendimento più alto dei Bund. Ma se consideriamo il costo del non far nulla, è sormontabile”.
Rosy Merola