Mercati azionari in rosso a causa della variante Delta del Covid-19
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Quest’oggi lunedì 19 luglio, i mercati azionari mondiali hanno registrato un netto recesso, soprattutto in Europa, preoccupati per la recrudescenza delle contaminazioni da Covid-19, in particolare a causa della variante Delta, che sta scuotendo la fiducia degli investitori in una ripresa globale.
Oltre all'ansia degli investitori per l'inflazione, le ultime preoccupazioni per il Covid hanno portato i mercati azionari a un forte sell-off (svendita). Intorno alle 11:45 GMT, la Borsa di Londra ha perso il 2,32%, quella di Parigi il 2,50% e quella di Francoforte il 2,65%. Il calo ha raggiunto anche a Milano il 3,15%.
Anche Wall Street si è avviata verso un'apertura in rosso. Il contratto future sull'indice Dow Jones di punta è così sceso dell'1,29%, quello sull'indice S&P 500 esteso dell'1,11% e quello sul Nasdaq, a forte dominanza tecnologica, dello 0,88%.
Tra i settori particolarmente colpiti, i valori legati al turismo, hanno risentito della situazione sanitaria e delle nuove restrizioni prese in Europa, come la compagnia di crociere Carnival a Londra (-7,50%) o le compagnie aeree, Air France in calo del 4,61% e Airbus 4,45% a Parigi.
"Le preoccupazioni sulla crescita futura con la progressione del ceppo Delta sono ovviamente motivo di preoccupazione", ha dichiarato l’analista di LBPAM (La Banque Postale Asset Management) Sebastian Paris Horvitz. "Le preoccupazioni su varianti, casi in aumento e minore efficacia dei vaccini contribuiscono a pesare sulla fiducia", ha aggiunto Neil Wilson, analista di Markets.com: “in questo contesto, gli investitori sono riluttanti a correre rischi e preferiscono ritirarsi dai mercati azionari”.
La domanda si sta spostando sul mercato obbligazionario, considerato meno rischioso, con conseguente riduzione dei tassi di interesse del debito sovrano. Quello dei titoli di stato USA a 10 anni è quindi solo dell'1,23%, contro l'1,29% alla chiusura di venerdì.
A Piazza Affari, il Ftse Mib giovedì e venerdì scorsi era tornato al di sotto dei 25 mila punti (-0,33% a 24.792 chiusura della scorsa settimana). Tim che, prima dell'avvio di seduta, ha comunicato di aver aggiornato la guidance al 2023 dopo l'accordo con Dazn e gli effetti sul mercato dello slittamento temporale delle misure di sostegno alla digitalizzazione (piano voucher).
I mercati si erano già ritirati in precedenza in Asia, spinti al ribasso da diversi fattori: alta inflazione, spread della variante Delta, aumento del prezzo del petrolio. In Asia, il Nikkei 225 giapponese ha perso l'1,3%, l'Hang Seng di Hong Kong è sceso dell'1,8%, il Kospi della Corea del Sud è sceso dell'1%. Le azioni australiane sono scese dello 0,9%.
In Giappone, il lancio del vaccino è arrivato più tardi rispetto ad altre nazioni sviluppate e ultimamente è rimasto fermo. Il Giappone è finora totalmente dipendente dai vaccini importati e solo un giapponese su cinque è stato completamente vaccinato. Il benchmark giapponese Nikkei 225 ha perso l'1,3% per finire a 27.652,74. Il Kospi della Corea del Sud ha perso l'1,0% e l'Hang Seng di Hong Kong è sceso dell'1,8%.
Luigi Palumbo
Fonte immagine The Guardian