Mediazione obbligatoria: Liguria richiesta di omologa di un verbale di conclusa conciliazione
Cronaca Liguria

Mediazione obbligatoria: Liguria richiesta di omologa di un verbale di conclusa conciliazione

venerdì 25 marzo, 2011

GENOVA, 25 MARZO 2011 - Mediazione obbligatoria: parte dalla Liguria la prima richiesta di omologa di un verbale di conclusa conciliazione E' dell'organismo internazionale di Conciliazione & arbitrato
dell'ANPAR la prima richiesta di OMOLOGA di un verbale di avvenuta
conciliazione. Giace da circa tre mesi sul tavolo del [MORE]Presidente del tribunale di
Salerno la prima richiesta di omologa di un'avvenuta conciliazione in
materia di diritti reali a livello Nazionale. L'avvenuta conciliazione
-portata a termine dal Dott. Marenco, conciliatore della Liguria,
iscritto all'organismo dell'ANPAR - aveva per oggetto una controversia
sorta: " in conseguenza della sentenza di divorzio R.G.
.......................... il sig........... sostiene che in merito
alla spettanza della casa coniugale la stessa sentenza sopra
menzionata si riferisce esclusivamente all'abitazione, sita
in........... Via........., che secondo quanto quanto stabilito dal
Giudice sarebbe spettata alla ex moglie sig.ra ............,
escludendo pertanto le pertinenze quali il sottotetto annesso
all'unità immobiliare e il terrazzo pertinente alla stessa. Al
contrario la signora........... sostiene che la sentenza fa
riferimento alla globalità dell'unità immobiliare ricomprendendo
quindi sia il sottotetto che il terrazzo".

Controversia davvero difficile, perchè innescata su una causa
passata in giudicato durata per più di 7 anni e risolta in due sedute
di un'ora ciascuna.

Secondo, quanto affermato dal presidente dell'organismo che ha
avviato la procedura conciliativa, il dott. Giovanni Pecoraro, questa
è la prova provate che il nuovo istituto giuridico della mediazione
civile obbligatoria così come concepito piace ai cittadini.

L'equivocità della sentenza, avrebbe indotto le parti se, non ci
fosse stata la mediazione a dare inizio a un nuova causa giudiziale,
per l'assegnazione e trascrizione dei beni secondo le rispettive
volontà ed attendere come minimo altri 7 anni.


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