Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
TARANTO, 06 OTTOBRE 2014 - Non avevano fatto in tempo a uscire dal carcere che già cercavano nuovi affiliati, allargavano il giro delle estorsioni e commissionavano nuovi omicidi. Sono di nuovo tutti in arresto gli esponenti di un clan mafioso della zona, grazie al maxi-blitz condotto dalle forze dell'ordine tarantine nell'operazione "Alias", accanto alla Procura antimafia di Lecce.
Secondo chi indaga, il clan (noto già dagli anni Ottanta e protagonista di diversi processi negli anni Novanta), stava valutando un ritorno in città attraverso l'estorsione di imprese "strategiche". Tra gli indagati, ci sarebbe anche un prestanome, che avrebbe creato aziende ad hoc con le quali truccare le gare di appalto.[MORE]
Secondo gli inquirenti, il clan stava progettando una nuova guerra tra fazioni. Le indagini erano partiti dalla denuncia dell'avvocato Taormina, pesantemente minacciato da un cliente appartenente al giro mafioso.
Per il clan, l'estorsione era una spesa corrente per la gestione di impresa, tanto da far leva sul rischio di poter boicottare gli introiti degli imprenditori che non pagavano.Nell'inchiesta sono finite anche altre persone, non direttamente collegate al clan, che "davano una mano" secondo le intercettazioni telefoniche disposte dagli inquirenti.
(Foto civonline.it)
Annarita Faggioni