Maturità, ministro Fedeli: "Tracce in linea con le sfide della nostra società"
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ROMA, 21 GIUGNO – Valeria Fedeli, ministro dell’Istruzione, ha commentato le tracce della prima prova che oggi i maturandi hanno dovuto affrontare nelle scuole di tutta Italia.
“Il filo conduttore era il rapporto fra la persona e la natura, l’equilibrio dinamico tra azioni umane e fenomeni naturali come chiave per affrontare il progresso”, così il titolare del dicastero ha riassunto l’elemento comune delle tracce proposte ai liceali della penisola. “Sono temi attuali, in linea con le sfide che la società contemporanea pone”, ha proseguito poi Fedeli, facendo riferimento all’innovazione, alla sostenibilità, al benessere, nell’ottica dell’Agenda 2030 dell’ONU.[MORE]
Il ministro ha poi motivato la scelta rimarcando l’obiettivo di consentire ai maturandi di sfruttare pienamente tutte le conoscenze acquisite nell’arco dell’intero percorso scolastico, proiettandole sui “cambiamenti in atto e su come governarli, sulle conseguenze delle azioni delle persone e sul senso di responsabilità di ciascuno”.
“La prima prova della Maturità 2017”, ha inoltre dichiarato Fedeli “ribadisce quella che è la funzione propria della scuola: offrire a tutte le ragazze ed i ragazzi il bagaglio di conoscenze necessario per vivere da protagonisti il loro presente ed il loro futuro, per essere cittadine e cittadini attivi e consapevoli.
Come ogni anno, critiche sono state mosse al Ministero per la presunta difficoltà delle tracce assegnate. Lo stesso segretario del PD, Matto Renzi, ha definito “bella e tosta” la scelta di Caproni per l’analisi del testo, autore che sembrerebbe infatti essere sconosciuto alla maggioranza degli studenti (come accadde con Magris nel 2013).
Il ministro Fedeli ha tuttavia replicato ricordando che “sono tracce dentro un percorso per cui ragazze e ragazzi, che già vivono la modernità e la sostenibilità del pianeta, sanno non solo di cosa si parla, ma sono molto più competenti e consapevoli”. E alla domanda su quale traccia avrebbe scelto, il ministro ha poi risposto sorridendo “questo non me lo potete chiedere, mi avvalgo della facoltà di non rispondere”.
Complessivamente, sono circa mezzo milione gli studenti che hanno oggi sostenuto la prima prova scritta, un numero pari al 96,3% dei frequentanti delle classi quinte superiori. E' scesa dunque al 3,7% (-0,3 rispetto al 2016) la percentuale dei ragazzi non ammessi all’esame al termine dell’anno scolastico.
Paolo Fernandes
Foto: infooggi.it