Maro': la Corte Suprema Indiana concede a Latorre altri 3 mesi in Italia.
Cronaca Calabria

Maro': la Corte Suprema Indiana concede a Latorre altri 3 mesi in Italia.

mercoledì 14 gennaio, 2015

14 GENNAIO 2015 - Maro': la Corte Suprema Indiana concede a Latorre altri 3 mesi in Italia. Finalmente la buona notizia e' arrivata ! il marò del battaglione San Marco Massimiliano Latorre ha ottenuto dalla Corte Suprema indiana l'autorizzazione alla proroga del permesso concesso a metà settembre 2014 per rimanere ulteriormente in Italia per "motivi di salute", il Sottufficiale della Marina Militare era stato operato il 5 gennaio scorso a Milano per un'anomalia cardiaca riscontrata a seguito degli accertamenti eseguiti dopo il malore che lo aveva colpito in India.

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Ricordiamo anche che Latorre è uno dei due marò (l'altro e' Salvatore Girone tuttora detenuto a New Delhi in India) accusati di avere ucciso il 15 febbraio 2012 nelle acque territoriali indiane lungo la costa del Kerala, due pescatori che si erano avvicinati troppo (300 metri) alla nave petroliera italiana Enrica Lexie. La petroliera era in viaggio verso l'Egitto ed aveva a bordo 34 persone compreso 6 militari di scorta tra cui appunto Latorre e Girone. La notizia è stata diramata da fonti giudiziarie indiane e confermata dalla Farnesina.

E' il caso di ricordare che il marò era stato ricoverato in una struttura sanitaria a Milano per eseguire ulteriori accertamenti nell'ambito del programma di recupero dall'ischemia che lo aveva colpito alla fine del mese di agosto mentre si trovava ancora in India. Per quanto riguarda invece l'altro marò Salvatore Girone va' detto che il Ministero degli Interni indiano ha negato in occasione delle festivita' natalizie il permesso di rientrare in Italia motivandolo col fatto che la sua permanenza in India rappresentava una "garanzia" per il sicuro ritorno a New Delhi anche di Latorre.

La famiglia di Latorre alla vigilia del nuovo anno aveva manifestato sui social network un desiderio per il 2015, quello che il loro familiare "possa superare i problemi di salute che lo affliggono e ritrovare almeno parte della serenità che ingiustamente e con la forza gli e' stata tolta e che possa rientrare al più presto in Patria e riabbracciare la sua famiglia che lo stà attendendo con dignità e compostezza".

Sulla vicenda era intervenuto nei giorni scorsi anche il Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon che aveva manifestato forte preoccupazione per la brutta piega che le relazioni internazionali tra i due paesi stavano prendendo e che tale contrasto potesse influire in maniera negativa sulla sicurezza e la pace internazione compreso le tante operazioni antipirateria che sono tuttora in corso.

Molto positivo il commento del Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in procinto di partire da Ciampino per una visita ufficiale ad Addis Abeba in Etiopia, che si è detto soddisfatto dalla decisione assunta dal governo indiano di concedere la proroga di 3 mesi al nostro militare convalescente, ma al tempo stesso ha chiarito che "ora bisogna lavorare per una soluzione definitiva". E' quello che si augura tutta l'Italia per porre la parola fine ad una vicenda dai connotati assurdi e che ha stravolto le regole del diritto internazionale.


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