Maria Rosaria Omaggio incanta la platea del Teatro "Grandinetti" di Lamezia Terme
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LAMEZIA TERME (CZ) 18 FEBBRAIO - Oriana Fallaci raccontata da Maria Rosaria Omaggio attraverso le parole nero su bianco da quando ella era bambina fino alla morte avvenuta nel settembre del 2006 è al centro dello spettacolo “Le parole di Oriana in concerto” andato in scena al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme nell’ambito della stagione teatrale organizzata da Ama Calabria, diretta da Francesco Pollice e dedicato all’indimenticabile scrittrice, giornalista e poetessa Oriana Fallaci. [MORE]
Lo spettacolo è stato presentato la mattina in esclusiva per gli studenti dei licei lametini, “Fiorentino”, “Galilei” e “Campanella”, per un ulteriore approfondimento della letteratura italiana che si studia a scuola. Dopo aver interpretato Oriana Fallaci nel film “Walesa. L’uomo della speranza” di Andrzei Waida, per il quale ha vinto il Premio Pasinetti nella 70ª Mostra del cinema di Venezia e il premio Oriana Falalci 2014, Maria Rosaria Omaggio ha ideato e realizzato questo spettacolo “Le parole di Oriana” per far conoscere la vera Fallaci attraverso i suoi scritti e non per sentito dire.
Così la grande attrice Maria Rosaria Omaggio sul palcoscenico del “Grandinetti” allestito nella sua essenzialità, mette in luce la complessa personalità della Fallaci vissuta in un periodo storico difficile e turbolento di cui ella coglie le contraddizioni, le ipocrisie ed intuisce delle verità rivelatesi profetiche nel tempo e ancora oggi oggetto di discussioni. Il terrorismo, l’immigrazione, le diverse identità culturali, le fallite vicende sentimentali sono mirabilmente narrati da Maria Rosaria Omaggio che incarna in maniera disarmante la scomparsa giornalista spingendosi al verosimile perfino, identica a lei, nel fisico e nel tono della voce. A rendere ancora più qualificante lo spettacolo e ad agevolare l’approccio al racconto attraverso l’attenta scelta della vasta produzione letteraria della Fallaci , la coinvolgente proiezione, realizzata dal video artist Carlo Fatigoni, di impressioni visive create con filmati, foto e parole pronunciate dalla Fallaci, di grande impatto emotivo sul pubblico attento, silenzioso e altamente concentrato.
La sequenza delle foto e dei video, curati anche da Vincenzo Oliva, suscita ricordi passati che scorrono nella mente di Maria Rosaria Omaggio consentendo la rivisitazione della storia personale e quella del mondo intero nella quale la Fallaci si inserì come personaggio scomodo, aggressivo , egocentrico , indomito ma nel contempo fragile, timido, generoso. In più di 80 minuti Maria Rosaria Omaggio, senza scendere mai di tono e ritmo, traccia il ritratto di una creatura colta in tutte le sue sfaccettature e nei tratti più salienti della sua esistenza rivelando la natura intima delle sue scelte difficili e coraggiose specie quelle relative alle sue delusioni d’amore e al dolore per non essere riuscita a provare la gioia della maternità per ben due volte. Per tutta la durata dello spettacolo il racconto di Maria Rosaria Omaggio è enfatizzato dalla pianista di fama internazionale Cristiana Pegoraro che esegue brani classici tra cui alcuni di Chopin, Bach, Granatos, Beethoven e Glinka ma anche sue composizioni originali di genere neoclassico, chiudendo lo spettacolo con la Marcha Turca di Beethoven, molto apprezzata ed applaudita dal pubblico.
Foto. Maria Rosaria Omaggio e Cristiana Pegoraro
Lina Latelli Nucifero