Marcozzi Tennistavolo Cagliari: altre due medaglie dai campionati italiani giovanili di Terni
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CAGLIARI, 29 APRILE 2013 -
E SONO TRE ORI E DUE ARGENTI
Il tintinnio di medaglie risuona con maggior vigore tra le camere dell’albergo che accolgono gli atleti della Marcozzi. E anche l’euforia tra i protagonisti è legittimamente più intensa del giorno prima perché tre ori cominciano a rappresentare un gruzzolo niente male quando mancano ancora tre giorni di gare, e prima che i cancelli dell’impianto ternano Aldo De Sanctis si chiudano definitivamente. Le ultime due sono arrivate grazie ai giovanissimi a squadre maschili (Michael Oyebode, Marco Poma, Edoardo Loi) che salgono sul gradino più alto del podio. E poi col bell’argento di Alessandro Baciocchi artefice della finale maschile juniores e arresosi ad un Leonardo Mutti che per l’ennesima volta dimostra di avere dei numeri leggermente superiori al suo pur bravo avversario marcozziano.
Positiva la performance di Dario Loreto che nella stessa competizione si arrende agli ottavi. Comincia la sua avventura tricolore anche il quartese Carlo Rossi impegnato ieri nel doppio misto assieme a Letizia Pili dei Quattro Mori Cagliari: i due si piazzano tra i primi otto.
Oggi é attesa un’ altra gara che potrebbe portare nuovi sorrisi al clan di via Crespellani, come il singolo maschile giovanissimi con Jhonny Oyebode che parte da testa di serie n. 1.
UNA AUTENTICA VITTORIA DI SQUADRA[MORE]
Campioni d’Italia a squadre nel vero senso della parola perché tutti e tre i giovanissimi hanno partecipato attivamente alla lunga marcia verso il podio più alto. Il trio al completo è stato protagonista del 3/0 inflitto alla Juvenes nel primo turno (con i singolari di Jhonny Oyebode e Edoardo Loi, Marco Poma e Loi nel doppio). Anche il Tennistavolo Monterotondo viene superato con lo stesso risultato, con l’unica variante nel doppio che vede come protagonisti Oyebode e Poma. Dalla semifinale in su Massimiliano Mondello e Stefano Curcio optano per il duo Poma /Oyebode per annientare prima l’Albatros Zafferana Etnea, a cui viene concesso un solo set e poi, nello scontro decisivo, il Tennistavolo Biella che viene superato per 3/1 con unico punto avversario di Jacopo Sulis che recupera due set di svantaggio su Poma.
Il cammino del perugino naturalizzato sardo Alessandro Baciocchi è ammirevole: comincia battendo Milza (3/0), Orsucci (3/0) e Apolloni (3/0). In semifinale finalmente un po’ di fuochi d’artificio opposto al suo compagno di nazionale Maurizio Massarelli che supera al quinto set. Si attendeva una finale scoppiettante col suo rivale di sempre Leonardo Mutti, ma a quel punto le energie si erano leggermente consumate e il campione del Castel Goffredo è atleta concreto, concentrato, mai domo. Il veloce 3/0 che ne è scaturito costringe il marcozziano ad accontentarsi dell’argento che si aggiunge agli altri due metalli (argento e oro) conquistati il giorno prima.
VOCI DAI PODI
Nel dopo partita l’entusiasmo è alle stelle con genitori e figli che si abbracciano e si baciano senza controllo. Il primo a superare indisturbato i limti alle transenne è papà Alessandro Poma che non sta più nella pelle dopo il secondo oro portato in famiglia. Anche Jhonny Oyebode ha già collezionato due ori e oggi cerca il terzo nel singolo: “Ho cercato di essere più tecnico e aggressivo – dice – e dedico questa vittoria a mia mamma e mia sorella che sono venute a vedermi. Dedico il successo anche a mio padre, anche lui qui in Umbria; in quanto addetto ai lavori sa benissimo come ci sente quando si vince”. Su la squadra che temeva maggiormente si esprime così: “Di sicuro Pieve Emanuele che però ha perso in semi con Biella, a quel punto anche con i piemontesi dovevamo stare molto attenti” Sul suo allenatore: “Mondy era molto contento e ci ha fatto i complimenti”. Oggi c’è il singolo: “Devo temere solo me stesso, però con i miei allenatori e sopratutto con la grazia di Dio proverò a vincere”. Edoardo Loi é al suo primo successo importante nella sua ancora breve carriera: “Sono stato calmo e concreto in tutte le partite che ho giocato e che ho sempre vinto, e poi sono soddisfatto per avere superato il numero 10 della classifica nazionale, quindi va tutto bene. Dedico il successo a mia mamma, mio padre, mia sorella, a Stefano Curcio, Massimiliano Mondello, i miei compagni di avventura e Letizia Pili”. Più miti e sintetiche le dichiarazioni di Alessandro Baciocchi: “Per gli italiani mi sentivo pronto e non volevo assolutamente perdere ancora una volta con Mutti. Ero convinto di essere riuscito a colmare il gap nei suoi confronti. Evidentemente c’è ancora molto da lavorare ma non mi tirerò indietro. Ho fatto già un bel salto di qualità, l’aria di Cagliari mi sta aiutando in tal senso e non posso che essere ottimista per il futuro”.