Marchionne: "Il rigore è essenziale ma ora bisogna far ripartire la macchina"
Economia Piemonte

Marchionne: "Il rigore è essenziale ma ora bisogna far ripartire la macchina"

lunedì 14 maggio, 2012

TORINO, 14 MAGGIO 2012- Alla presentazione, al Salone del libro di Torino, del volume di Massimo Gramellini 'Fai bei sogni', presente anche l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne. A conclusione della presentazione, l'ad del Linghotto si è fermato a parlare con i giornalisti sostenendo che, "Il rigore nei finanziamenti pubblici, la disciplina fiscale, l'austerità sono cose essenziali poi però bisogna far ripartire la macchina. Se ci mettiamo a dieta possiamo anche arrivare a morire. Se smettiamo di mangiare il problema si risolve da solo".

Marchionne ha proseguito, "La cosa che mi preoccupa di più è questo pessimismo che ormai sta verniciando tutto, non metto in dubbio che le cose sono difficili, che siamo arrivati a creare il terzo debito pubblico più grande del mondo ma è una realtà che va gestita, la Fiat era in condizioni pessime nel 2004 e l'abbiamo portata avanti. Anche queste sono cose che si possono portare avanti a livello di paese".

Per l'amministratore delegato della Fiat, "uno dei problemi sta nel fatto che manca la capacità di investire da parte del governo, di creare una politica cofinanziata dal governo. Bisogna incoraggiare tutte le industrie private a farlo e per farlo bisogna creare livelli di flessibilità industriali che siano alla pari di quelli dove si trovano i nostri concorrenti perché se non arriviamo là non porteremo nessuno in questo paese". [MORE]

Marchionne evidenzia che, "La leadership di cui adesso abbiamo bisogno è una leadership che ci dia un indirizzo. Scelta migliore di quella che abbiamo fatto adesso non c'è, ora però ci vuole la seconda fase bisogna portare avanti un programma di sviluppo perché così non basta. Non voglio aiuti né incentivi, il problema è più ampio se non riusciamo a mobilitare gli interessi di questo paese per dipingere un futuro non ce la faremo mai".

In merito al rischio di un'escalation della violenza dopo l'attentato di Genova, Marchionne ha sostenuto che, "C'è un clima pesante, teso, e questo non è buono. Stiamo cercando punti polari nei punti di vista. Invece di cercare di raccogliere tutti gli sforzi intorno ad un obiettivo chiaro stiamo ancora cercando di dividere l'opinione pubblica e questo certo non aiuta".

Per quanto concerne la possibilità di creare nuove alleanze tra il Lingotto e altri gruppi industriali, ha sottolineato, "Continuiamo a lavorare ma non c'è niente da annunciare. L'alleanza più importante per Fiat è quella con Chrysler,perché ci ha permesso di arrivare ad un mercato a cui la Fiat non avrebbe mai avuto accesso".

Infine, sui ricorsi presentati dalla Fiom contro la Fiat, per Marchionne, "non è possibile avere 61 cause aperte con i sindacati di cui un po' a nostro favore, un po' a favore degli altri, così si rigira la pizza e questo rende difficile gestire un'azienda. Noi abbiamo bisogno di certezze gli investimenti che stiamo facendo adesso vanno avanti per molti anni questo livello di incertezza non aiuta".

(Fonte:Adnkronos)

Rosy Merola

 

 


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