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ROMA, 7 APRILE 2012 - In un'intervista al Corriere della Sera, la presidente uscente degli industriali Emma Marcegaglia ha affermato la necessità di cambiare il testo della riforma del lavoro, in quanto <<se ciò avverrà il nostro giudizio potrà mutare, altrimenti il rischio è che, per vent'anni, ci teniamo una cattiva riforma>>.
<<A cambiare posizione - sostiene la Marcegaglia - non è stata Confindustria ma il governo, che ha modificato la parte sull'articolo 18 e ha irrigidito la flessibilità in entrata. A questo punto tanto valeva non farla, la trattativa>>.[MORE]
Sul nuovo articolo 18, ha aggiunto che: <<Si apre un problema di interpretazione del giudice, si torna all'incertezza. Tante aziende, in caso di necessità o crisi, neanche ci provano a licenziare perché per loro è troppo complicato. Quindi il problema esiste>>
Secondo Alberto Bombassei, candidato sconfitto al vertice di Confindustria, la riforma rende più difficile e costoso assumere giovani:<< Penalizza le piccole e medie imprese. Se a questi effetti si sommano quelli dell' inevitabile riforma delle pensioni con l'allungamento della permanenza delle persone più anziane in azienda, l'effetto complessivo sarà di un aumento sensibile della disoccupazione giovanile, come una sorta di effetto boomerang>>
Fonte:Ansa.it
Nicola Capolupo