Manovra, Berlusconi ritira il codicillo salva Fininvest

mercoledì 6 luglio, 2011

Iseo, 6 Luglio - Silvio Berlusconi costretto al dietrofront sulla norma salva Fininvest. Si trattava di quattro righe abilmente inserite al ventitreesimo comma del trentasettesimo articolo, sotto il generico nome di "Disposizioni per l’efficienza del sistema giudiziario e la celere definizione delle controversie", spuntava il codicillo salva Fininvest. Di certo era evidente per tutti che attraverso quelle quattro righe, il nostro Premier si sarebbe permesso di non pagare, in caso di condanna anche in appello, la maximulta da 750 milioni di euro a beneficio di Carlo De Benedetti. Di certo non si trattava di un caso fortuito, o di una piccola norma fatta solo per i pensionati od i precari, che guarda caso si attaglia anche a Berlusconi. Se la norma appariva costruita su misura, al pari camicia perfetta, non poteva trattarsi di una casualità, o affermare che non ce n'erano le intenzioni. E' persino un peccato ora che tutti cadano dalle nuvole, anche a Palazzo Chigi.[MORE]

A molti piacerebbe sapere e conoscere il nome di quel fantastico sarto, di quel genio della finanza, di quel fine tessitore. Nulla da fare, bocche cucite e smentite a non finire. Se quindi si taglia su tutti o quasi, di certo sui pensionati e anche sugli statali e qualcuno sperava di avere il suo tornaconto in questa manovra; e che tornaconto. Forse ne valevano la pena, vista la cifra di 750 milioni, forse per quelli potevano anche perdere la faccia, o la reputazione o la credibilità. Ma tranquilli il nostro Premier, vedendosi scoperto, si è trovato costretto a far marcia indietro, infatti quella norma è stata subito cancellata. Berlusconi insiste nel farci credere lui che è al Governo, non per suo interesse, ma per il bene degli Italiani. Tra l'altro non è ancora passata una settimana da che in molti, in casa sua, hanno dichiarato che il Pdl deve diventare il partito degli onesti.

Abbiano fiducia gli italiani, anche se a volte vacilla, anche se sempre più spesso il nostro Premier scivola su bucce di banana che si getta da solo davanti ai piedi, anche se dà l'impressione di "tentarla", come dire: se va bene è fatta, alla faccia di chi mi vuol male. Ma dal suo punto di vista, come sempre, sono apparsi i comunisti che ancora una volta hanno criticato e fomentato l'odio sociale, parlando di disparità, inoltre potevano arrivare anche le toghe rosse, ma in fondo qui si trattava solo di 750 milioni di euro, a fronte di una manovra complessiva di più di 40 miliardi, che mai potranno dire, o provare ? Secondo la mentalità "ad personam" del Cavaliere dovremmo smetterla di pensare male, ora che non c'è più nemmeno Alfano a costruirgli leggi su misura. Probabilmente si domanderà il motivo per il quale non ci decidiamo a lasciarlo lavorare in pace; possibile non si riesca vedere come lavora sempre per noi e per il Paese, trascurando persino la famiglia e i suoi interessi?

Ivan Zatti

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