Mafia Capitale, primo processo per l'ex dg Ama. Respinta la richiesta di rito abbreviato
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ROMA, 20 OTTOBRE 2015 - È iniziato stamani al palazzo di giustizia di Roma il primo processo per mafia capitale, in attesa del maxi processo che si aprirà il 5 novembre prossimo. Si tratta del procedimento che vede tra gli imputati anche l'ex dg di Ama Giovanni Fiscon, accusato di corruzione. Le "attenzioni" sulla municipalizzata dell'immondizia da parte di Mafia Capitale, rappresentano uno dei filoni più corposi della maxinchiesta. [MORE]
In Aula, in rappresentanza del Comune di Roma era presente l'assessore alla Legalità Alfonso Sabella. All’uscita dal tribunale ha annunciato che “il Comune si è costituito parte civile” nel primo processo per Mafia Capitale: “La costituzione di parte civile è fatta per ottenere il risarcimento dei danni morali, materiali e funzionali che sono quelli che mi premono di più perché sono le funzioni statutarie che Roma Capitale ha nei confronti dei propri cittadini”, ha spiegato Sabella. Non è invece comparso, come aveva preannunciato nei giorni scorsi, il sindaco dimissionario Ignazio Marino, sostituito appunto dal suo assessore.
Il gup Anna Criscuolo ha respinto la richiesta di rito abbreviato per l'ex dg di Ama Giovanni Fiscon. Con lui sollecitavano l'abbreviato anche altri quattro imputati: Emanuela Salvatori, già del coordinamento per i nomadi, Emilio Gammuto, stretto collaboratore di Salvatore Buzzi, Raffaele Bracci e Claudio Gaudenzi, considerati vicini a Massimo Carminati. I reati contestati, a seconda della posizione processuale, vanno dall'usura alla corruzione, fino alla turbata libertà degli incanti. Tutti andranno quindi a processo il 5 novembre prossimo quando comincerà il procedimento che vede alla sbarra oltre 40 imputati tra cui Salvatore Buzzi e Massimo Carminati.
Tiziano Rugi