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ROMA, 20 LUGLIO – Il giorno della verità è arrivato. Dopo oltre un anno e mezzo di processo e centinaia di udienze, oggi i giudici della X sezione penale del Tribunale penale di Roma pronunceranno la sentenza di primo grado per Mafia Capitale.[MORE]
Ad attendere la decisione quarantasei imputati, tra i quali spiccano i nomi di Massimo Carminati, ex membro dei Nuclei Armati Rivoluzionari e Salvatore Buzzi, noto come il signore delle cooperative. Sono proprio loro due, infatti, a rappresentare il vertice dell’organizzazione secondo i magistrati della Procura di Roma.
26 anni e 3 mesi a Buzzi, 28 anni a Carminati, ma anche 25 anni e 10 mesi a Riccardo Brugia, braccio destro di quest’ultimo e anch’esso noto per la passata militanza nelle schiere dell’estrema destra, queste le richieste dei Pm. Ma non è tutto. I magistrati romani hanno infatti chiesto la condanna a 22 anni di reclusione per Fabrizio Testa, ritenuto un uomo chiave nei rapporti tra Mafia Capitale e la politica, e 21 anni per Franco Panzironi, ex AD di Ama, società municipalizzata per la raccolta dei rifiuti.
La sentenza è attesa dopo le 13 nell’aula bunker di Rebibbia, che per l’occasione sarà riempita da spettatori e giornalisti provenienti anche dall’estero: si parla infatti anche di troupe TV tedesche, polacche ed inglesi pronte ad assistere alla lettura del dispositivo.
Non saranno invece presenti in aula Buzzi e Carminati. Entrambi, infatti, seguiranno l’udienza dai rispettivi penitenziari: quello di Tolmezzo per il primo, quello di Parma (dove peraltro è in regime di 41 bis) per il secondo.
Il perno dell’intero processo è rappresentato dall’accusa di associazione a delinquere di stampo ma-fioso, che interessa oltre quindici imputati. Ove reggano le contestazioni del reato di cui al 416bis, è legittimo attendersi un significativo numero di condanne: il principale obiettivo della difesa è stato infatti provare a smontare questa ipotesi di reato.
Paolo Fernandes
Foto: ilgiornale.it