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ROMA, 09 GIUGNO 2015 – Nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale, questa mattina sono stati eseguiti dalle Fiamme Gialle altri 5 arresti: l’operazione di polizia giudiziaria, Domus publica, è stata disposta dalla Procura della Repubblica di Roma nel settore degli appalti pubblici.[MORE]
Nel mirino della Guardia di Finanza, gare di appalto “truccate”, tra cui quella concernente il restauro dell’aula Giulio Cesare del Campidoglio, che sarebbe stata affidata a trattativa privata a Fabrizio Amore, già coinvolto in Mafia Capitale: dalle indagini, secondo quanto riportato dal quotidiano online La Stampa, «è emerso come l’imprenditore arrestato fosse più che sicuro dell’aggiudicazione della gara, avendo stipulato contratti ed effettuato pagamenti in acconto ai subappaltatori alcuni giorni prima dell’apertura delle buste contenenti le offerte. In sostanza, il “pactum sceleris” ha fatto sì che fossero invitate alla procedura di gara esclusivamente società riconducibili allo stesso soggetto economico».
Per anni, il comune di Roma ha pagato ingenti canoni di locazione, pari a circa 2.250 euro al mese, per unità immobiliari utilizzate dall'imprenditore per propri fini, invece di essere destinate alle emergenze abitative in base a quanto previsto nel contratto di locazione.
Inoltre, secondo gli inquirenti, è stimata per un valore di oltre 11 milioni di euro l’evasione fiscale attuata dall'imprenditore e dalla sua rete di collaboratori - un gruppo di sue società, controllate da società lussemburghesi.
Contestati i reati di associazione a delinquere, truffa aggravata e continuata in danno del comune di Roma, falso, turbativa d’asta, emissione e utilizzo di fatture false, indebite compenshazioni d’imposta, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte con l’aggravante del reato transnazionale. Tra gli arrestati figura anche un alto dirigente in servizio alla Sovrintendenza dei beni culturali di Roma Capitale; mentre una sesta persona, destinataria del provvedimento cautelare, è deceduta di recente. Sono state denunciate anche venti persone; contestualmente, tre società sono state segnalate all’autorità giudiziaria per reato di truffa.
Dimissioni di Marco Vincenti – A fronte delle ultime notizie, il capogruppo Pd in Regione, Marco Vincenti, si è dimesso, dichiarando la propria estraneità «a qualsiasi responsabilità e nell’interesse del gruppo Pd alla Regione, dell’amministrazione regionale e del Partito Democratico».
Domenico Carelli
(Foto: romacapitalenews.com)
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