Mafia Capitale, 28 persone a rischio processo. Tra questi i Dem D'Ausilio e Vincenzi.
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA – La Procura di Roma ha notificato, nella giornata del 1 luglio, l’avviso di conclusione delle indagini nei confronti di 28 persone coinvolte, a vario titolo, nell’inchiesta di Mafia Capitale.
[MORE]L’indagine, giunta ormai al terzo troncone, riguarda, oltre a molte persone già coinvolte nel maxiprocesso, anche nomi nuovi. Tra i primi, figurano anche Salvatore Buzzi, Luca Odevaine ed Eugenio Patané. Tra i secondi spiccano i nomi di Francesco D'Ausilio, ex capogruppo del Pd in Consiglio Comunale, e Marco Vincenzi ,ex capogruppo del PD al consiglio regionale del Lazio, attualmente Consigliere regionale del Lazio.
Alla notizia della chiusura delle indagini, Vincenzi, che ricopriva l’incarico di presidente della commissione bilancio, ha comunicato la sua volontà di dimettersi dalla presidenza della commissione e di autosospendersi dal Partito Democratico. ''Ribadisco la mia totale estraneità alla vicenda – ha aggiunto - A tutela dell'istituzione Regionale e del mio diritto alla difesa, ho deciso di rassegnare le dimissioni da presidente della Commissione bilancio della Regione Lazio e di auto sospendermi dal Partito Democratico".
"Quando cinque mesi fa ho accettato l'incarico, non avevo ricevuta alcuna comunicazione giudiziaria - spiega Vincenzi - Oggi che questa condizione è venuta meno, preferisco fare un passo indietro per serietà e rispetto nei confronti dei tanti cittadini-elettori che mi hanno dato la fiducia, del Pd, dei colleghi d'aula e del presidente Zingaretti".
"Confermo la mia più assoluta fiducia nei confronti della magistratura e sono certo che potrà essere facilmente accertata la correttezza del mio comportamento'', conclude.
I soggetti raggiunti dal provvedimento rischiano il rinvio a giudizio per corruzione, turbativa d'asta, rivelazione di segreto d'ufficio e finanziamento illecito ai partiti Il periodo dell'indagine è compreso tra il 2011 e la fine del 2014.
Daniele Basili