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MADRID, 13 DICEMBRE 2011 - Si chiama “Equal Friendly” e come suggerisce il nome che richiama al concetto di uguaglianza, è la prima discoteca che permette a chi non può sentire di percepire la musica attraverso le vibrazioni. Il principio non è nuovo e ricalca il metodo usato dal DJ Troi Lee nei suoi Deaf Rave dove le frequenze basse dei brani musicali hanno un volume talmente alto da far sentire le vibrazioni alle persone in pista che percepiscono dunque i suoni e il ritmo a livello corporeo.[MORE]
L’Equal ha perfezionato questo sistema di suoni collocando le casse in diversi punti strategici della sala, contraddistinta dal pavimento completamente in legno. La combinazione di questi due fattori proietta la musica direttamente sulla pista trasmettendo chiaramente le vibrazioni e potenziandone la percezione. E per vivere al massimo l’atmosfera adrenalinica delle discoteche, nel perimetro della sala vi sono dieci maxischermi, dove oltre al testo sottotitolato è inclusa anche un’interpretazione in lingua dei segni della canzone del videoclip musicale. Questa traduzione permette ai non udenti non solo di sentire ma anche di capire la musica e di entrare in totale sintonia con l’ambiente.
Anche l’illuminazione è stata pensata per permettere di comunicare attraverso i segni superando l’ostacolo delle luci psichedeliche o della quasi totale oscurità delle discoteche.
Al momento, la pioniera Equal Friendly pur non essendo la prima discoteca al mondo per sordi, è l’unica che è stata concepita appositamente per rispondere a tutte le loro esigenze tanto che il progetto, patrocinato dall’associazione Tripfamily, vede coinvolti oltre 40 professionisti tra traduttori, interpreti ed esperti del linguaggio dei segni. Ed è qui, dove le mani diventano strumenti magici che danno vita alle parole che la musica si riscopre come linguaggio universale capace di comunicare indistintamente con sordi e udenti.
foto da clubbingspain.com
Maria Assunta Casula