Madama Butterfly, valori e sentimenti nell'ennesimo successo al Teatro Politeama di Catanzaro
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Otto minuti di standing ovation sanciscono il grande successo della “Madama Butterfly”, testi di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, musiche di Giacomo Puccini, portata in scena ieri sera, in un Teatro Politeama “Mario Foglietti″ di Catanzaro sold out, dal regista Mauro Avogadro. Un’opera che ha emozionato il pubblico che è intervenuto più volte con applausi a scena aperta.
“In un Giappone più evocativo che realistico si celebrano le nozze tra Butterfly e Pinkerton. L’amore incondizionato della giovane per lo straniero, che viene dal mare e porta con sé il fascino dell’America, costringe la protagonista a rinnegare tutte le convenzioni della tradizione giapponese per spiccare il volo tra le braccia del suo sposo nell’illusione di essere riamata con altrettanta devozione. La vita, ahimè, è molto meno poetica e pura di quanto la giovane donna dal nome di farfalla crede. L’incontro tra culture diverse, allora come oggi, impedisce a chi vorrebbe unicamente amare di prendere il volo senza precipitare, nell’abisso di una realtà dominata da pregiudizi sociali e maschile cinismo″, Mauro Avogadro.
È il soprano Amarilli Nizza, tris nipote della musa di Čajkovskij Medea Mei Finger, nel ruolo di Madama Butterfly, la più applaudita. Ha accarezzato il cuore dei presenti con una straordinaria interpretazione. Quindicenne giapponese, bella e delicata come una farfalla, Cho Cho(farfalla) San(madama), caduta in disgrazia dopo la morte del padre, cresciuta come geisha, viene ceduta al luogotenente della Marina degli Stati Uniti Francis Pinkerton che la sposa con un contratto non valido nel suo paese. Il soprano comunica tutto il grande amore che Butterfly prova per suo marito. Amore che la porta a rinunciare al suo legittimo nome e alla sua religione, venendo per questo motivo diseredata dalla sua famiglia. Amore che non viene mai meno, neanche quando Pinkerton lascia Nagasaki promettendo di tornare. Amarilli Nizza restituisce una Butterfly che si strugge per la lunga assenza del suo amato ma che non perde mai la fiducia nel suo ritorno. Rifiuta indignata le nozze alternative che le vengono proposte e i consigli della serva fedele Suzuki e del console Sharpless. Ama e cura il bellissimo figlio nato dalla breve relazione, in attesa di poter farlo conoscere al padre. Quando, dopo tre anni, scruta da lontano la nave del luogotenente americano che si dirige verso il porto, il suo dolore viene sostituito da una grande gioia e con entusiasmo si adopera tutta la notte per preparare quell’accoglienza che più si addice ad un innamorato. La cantante lirica è, infine, straordinaria nell’interpretare la disperazione della giovane giapponese quando, soltanto il giorno dopo, scoprirà che in realtà Pinkerton è tornato con Kate, che ha sposato negli Stati Uniti, per prendersi il bambino e portarlo con sé. Disperazione che si concluderà con la struggente scena del suicidio perché “con onor muore chi non può serbar vita con onore″. Il pubblico ha più volte sottolineato il suo alto gradimento per le qualità dell’artista ma anche per lo spessore morale del personaggio, animo nobile in un mondo dominato da “pregiudizi sociali e maschile cinismo″.
Tanti applausi anche per Fabio Armiliato, uno dei tenori più importanti della scena lirica internazionale, che, con il suo impressionante registro acuto, ha interpretato un sir Francis Pinkerton spavaldo quando accetta il contratto del matrimonio con la futura Madama Butterfly, che non ha riguardo nell’ingannare con lusinghe d’amore la sua innamorata, che non ha timore di mentire riguardo al suo ritorno e che vigliaccamente lascia alla moglie Kate l’ingrato compito di dire la verità a Butterfly. Con una straziante voce fuori campo, infine, trasmette l’ormai tardivo pentimento provocato dall’inaspettata devozione di quella donna che non ha mai smesso di amarlo.
Amatissima dagli spettatori il mezzo soprano Nicole Brandolino nel ruolo della serva fedele Suzuki. Ha saputo tirar fuori il cuore di una donna che ha cercato sempre di consigliare per il meglio la sua giovane padrona, senza farle venir meno mai il suo appoggio, anche quando non ne condivideva le scelte.
Grande apprezzamento per l’esperto e bravissimo baritono Fabio Previati nel ruolo del console Sharpless che ha cercato sempre di sconsigliare al suo amico Pinkerton le scelte sbagliate, e di proteggere Butterfly. Non è riuscito, purtroppo, ad evitarle il tragico destino.
Applausi e critiche positive per il baritono Pietro Toscano nel ruolo dello zio Bonzo, per il tenore Jorge Morata nel ruolo di Goro e per il bravissimo tenore catanzarese Davide Minoliti nel ruolo del principe Yamadori.
Ovazione per il soprano catanzarese Giorgia Teodoro, la bellissima Kate Pinkerton, che ha donato il grande spessore di una donna che ha saputo assumersi la responsabilità di informare Butterfly della verità, al posto del marito vigliacco, e ha interpretato il suo grande rispetto nei confronti dello straziante dolore della giovane giapponese.
Applauditissimi il Coro Lirico Siciliano e il suo maestro Francesco Costa.
Un tripudio, invece, per l’Orchestra Filarmonica della Calabria e per il direttore Filippo Arlia, uno dei più brillanti e versatili musicisti italiani della sua generazione, che ha diretto in maniera impeccabile. Perfetta la sintonia buca-palcoscenico.
Da segnalare la presenza di due comparse catanzaresi scelte dal maestro Mauro Avogadro dal laboratorio teatrale Acli Nuovascena, Salvatore Conforto e Vincenzo Pugliese.
Di successo in successo, dal Don Giovanni alla Madama Butterfly si è conclusa la lunga e prestigiosa stagione del Politeama di Catanzaro.
“La chiusura di questa stagione è per me fonte di grande soddisfazione per i risultati raggiunti, come il record di abbonamenti, ben 830, o il ritorno mediatico ottenuto dal Politeama e dalla Città Capoluogo, per la qualità dell’offerta artistica che ha compreso ben due opere liriche, grazie soprattutto alla generosità della famiglia Colosimo che ha voluto così ricordare l’indimenticabile Cavaliere Giovanni″, ha dichiarato un raggiante Sovrintendente Gianvito Casadonte.
“Vinciamo, con la Butterfly, la sfida proibitiva di due opere liriche nella stessa stagione, un lusso che pochi teatri meridionali possono concedersi, per i costi davvero proibitivi di questo genere di spettacoli. Chiudiamo in bellezza una stagione che ci ha regalato tante gioie e tanti nuovi amici del politeama″ è stata, invece, la dichiarazione del soddisfattissimo direttore generale Aldo Costa.
“Devo ancora una volta sottolineare lo straordinario gioco di squadra messo in piedi dalla Fondazione. I due allestimenti lirici, un sogno praticamente proibitivo per molti teatri meridionali, hanno rafforzato il sodalizio con l’Istituto Superiore di Studi Musicali Tchaicovsky e con l’Orchestra Filarmonica della Calabria diretta da Filippo Arlia, giovane e ormai affermatissimo talento italiano. Tale collaborazione ha permesso l’avvio dei corsi pre-accademici di Conservatorio musicale che si stanno svolgendo proprio negli ambienti del nostro teatro. Si sono poste le basi per la realizzazione di un grande sogno, la nascita a Catanzaro del Polo delle Arti della Calabria, un’opportunità che ci viene dal Ministero dell’Alta Formazione″, questo, invece, il sogno del sindaco Sergio Abramo, presidente della Fondazione Politeama.
Saverio Fontana
Fotografia di Antonio Raffaele