L’uomo tecnologico e lo spirito impuro
Fantasticherie del cuore Calabria Catanzaro

L’uomo tecnologico e lo spirito impuro

domenica 14 ottobre, 2018

Ma che senso ha oggi parlare di spirito impuro in una società avanzata, ben strutturata, proiettata verso il controllo del malessere sociale? Non si tratta forse di un tuffo nel passato; in tempi in cui l’uomo era vittima di un pensiero di menzogna spirituale e di un oscurantismo culturale e religioso fuori controllo? Niente di tutto questo! Parlare di spirito impuro, seguendo la Parola in piena lucidità mentale e serenità interiore, è semplicemente un atto naturale volto alla difesa della propria integrazione d’animo e quindi di ogni azione di vita quotidiana. Tecnologia e spirito impuro non sono  due cose avverse o non capaci di viaggiare assieme in un mondo spesso ripiegato su stesso. Entrambi attraversano, come altre particolari virtù o demeriti interni o esterni all’uomo, la struttura fondamentale dell’umanità e concorrono o meno all’ avanzata o alla ritirata del mondo.

Il cristiano con il battesimo si libera da ogni impurità; lava il suo petto, il suo cuore e la sua vita appena schiusa agli occhi di un pianeta in cerca di un vero progresso, sempre più capace di rafforzare la dimensione terrena dell’essere umano. La conversione, la fede, così come gli altri sacramenti, sono ancora degli elementi fondamentali per predisporre ognuno verso il bene comune e la volontà generale di raggiungere un naturale parametro cristiano di felicità. Ma tutto ciò non basta. Il male nelle sue varie sfaccettature non lascia mai definitivamente un luogo di cui ne era stato l’inquilino precedente. Torna sempre indietro per tentate di sconfiggere la bontà, l’amore, la preghiera, la connessione con il cielo che nel frattempo si sono impossessate del cuore dell’uomo. Pensare alla sua sconfitta è come determinare la sua vittoria. L’ingenuità non paga mai!

Si diventa più indifesi. La sicurezza che viene dall’essere in linea con lo sviluppo materiale, scientifico, tecnologico, non può essere sguarnita dalla certezza di essere in grado di ripararsi dallo spirito impuro. Quest’ultimo nasce con l’uomo e cerca sempre di vincere la battaglia parziale e definitiva che lo vede avversario della verità del vangelo. Penetra nel nostro pensiero e se lasciato fare cattura ogni sensazione, ogni respiro, tutto il nostro perimetro vitale. Potremmo essere i più grandi uomini nella scienza della politica, della finanza, della direzione di qualsiasi entità strutturale di questo mondo, ma di riflesso, se incapaci di proteggersi dallo spirito impuro, saremmo esposti a mille pericoli, tentazioni, “congiure oscure” che tutto portano al deterioramento.

Ma cosa può fare lo spirito impuro per impossessarsi dell’uomo, anche se in cammino di conversione? Leggo da alcuni appunti di catechesi: “Presto pensato! Si deve a poco a poco separare il cristiano dall’amore del Padre, dalla grazia di Cristo Gesù, dalla verità dello Spirito Santo. Da dove iniziare: dal Padre, dal Figlio o dallo Spirito Santo? Satana sempre inizia dallo Spirito Santo. A poco a poco, oggi insinuando un pensiero e domani un altro, inizia a separare il cristiano dal Vangelo secondo la verità dello Spirito Santo”. Ottenuta questa separazione, anche sottotraccia, ogni cosa a lui diventa possibile. L’uomo arretra così nel cuore e nella mente e il suo apporto all’evoluzione sociale, etica e civile prende un’altra dimensione. Le incertezze, i tormenti, le paure, le false piste del benessere attuale, ne sono oggi purtroppo una chiara rappresentazione.

Egidio Chiarella

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