Lo Studente Alessandro Mantani: Salviamo il Futuro, ecco il perché
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MILANO 15 NOVEMBRE - Poco più di un mese fa varie realtà rappresentanti tutti gli utenti dell'università: dagli studenti con Confederazione degli Studenti, CLDS - Coordinamento Liste per il Diritto allo Studio, Unilab Svoltastudenti e Vento di Cambiamento-Fenix, ai dottorandi con Comitato per la Valorizzazione del Dottorato, insieme agli specializzandi del Segretariato Italiano Giovani Medici ed i ricercatori con Precari Uniti CNR, hanno deciso di mettere online una petizione indirizzata al Presidente del Consiglio per chiedere di aumentare le risorse da destinare al mondo dell’Università e della Ricerca, che si può firmare qui bit.ly/2msaKft.
Nello specifico la petizione chiede di coprire tutte le borse di studio per studenti bisognosi e meritevoli nel nostro Paese, un nuovo finanziamento per l’edilizia residenziale universitaria (per abbassare i costi accessori per l’accesso al sistema universitario), l’aumento del numero di borse di specializzazione per avere nuovi medici nei nostri ospedali, il riconoscimento del minimo contributivo per i dottorandi e un rifinanziamento del comparto della ricerca e del Sistema in genere.
Le richieste inerenti la petizione sono state presentate nel mese di ottobre anche al Viceministro Ascani al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, che è sembrata molto attenta e collaborativa.
Questa petizione ci è sembrata necessaria e molto urgente visto lo stato in cui versa il Sistema dell’Università e Ricerca italiana. Il problema di quest’ultimo non è la qualità, anzi, considerata la scarsità di risorse a sostegno del Sistema otteniamo ottimi risultati se comparati ai nostri colleghi stranieri. Basti pensare ad esempio all’Università Sapienza, prima al mondo per lo studio delle lettere classiche o al Politecnico di Milano e di Torino, che in ingegneria sono considerate tra le migliori al mondo dal noto QS World University Rankings che compara le università mondiali stilando una classifica. Da almeno una decina di anni ormai si ricorre al tagliare i finanziamenti all’Università e della Ricerca, nonché alla formazione di medici, per rincorrere un pareggio di bilancio o più semplicemente dei conti pubblici più snelli, con delle solo recenti inversioni di tendenza (dal seguente link è possibile visualizzare due immagini che indicano l’andamento del FFO negli ultimi 10 anni https://temi.camera.it/leg18/post/il_fondo_per_il_finanziamento_ordinario_delle_universit_.html).
Il problema di scarsità di fondi a Università, Ricerca e in generale all’istruzione è quello di creare un Paese. dipendente dall’esterno per le innovazioni scientifico-tecnologiche, dove i giovani non hanno la possibilità di mettere in pratica la loro formazione e creare ricchezza, considerato che l’alta formazione è l’investimento che rende di più nel lungo periodo e crea un volano di innovazione per l’economia, come già avviene negli Stati Uniti.
I giovani oggi ci chiedono di intervenire e finanziare loro la possibilità di formarsi adeguatamente per il loro futuro, ascoltiamoli.
Alessandro Mantani