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ROMA, 7 FEBBRAIO – E’ lo spread il protagonista di questi giorni, con la lente d’ingrandimento puntata sul differenziale dei Btp decennali sugli omologhi Bund tedeschi che ha registrato un'impennata di quasi 20 punti percentuali, chiudendo a quota 201, a livelli mai visti da febbraio 2014.[MORE]
Cruciali i timori della vittoria di Marine Le Pen alle prossime presidenziali francesi la quale si è presentata con un programma di uscita dall'euro e dall'Unione Europea, tanto che il differenziale, nei primissimi minuti di contrattazione, ha visto una fiammata a 203 punti contro i 199 della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale italiano è pari al 2,375%.
Successivamente rallenta, infatti alle 10,20 italiane lo spread segna 198 punti base, con un rendimento del decennale italiano al 2,32%. La Francia è a 74 punti base di spread con un rendimento dell'1,08%.
‘’Le vicende di questi ultimi giorni e di queste ultime ore ci ricordano in modo sgarbato come un Paese ad alto debito non possa non occuparsi della sua discesa - ha commentato stamattina il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan - Per il governo la riduzione del debito resta un obiettivo centrale''.
Ma la vera sorpresa di questi giorni è la produzione industriale della Germania che nel mese di dicembre è scesa dicembre è scesa. L'indice è calato del 3% rispetto al mese precedente quando era salito dello 0,5%. Il calo è il maggiore dal 2009. Gli analisti contattati dalla Bloomberg si attendevano un incremento dello 0,3%.
Maria Azzarello
Credit: Blitz Quotidiano