Libia ora LIBERA: l'inno nazionale cantato unisce ribelli e non

Anna Ingravallo
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Bengasi, 23 ottobre 2011 -  Ci sono un milione di persone, e tutte in questo momento intonano l’Inno Nazionale Libico, in occasione della LIBERAZIONE. Quarant’anni di regime in frantumi sono tanti e tutti cercano di realizzare l’idea che da adesso in poi non ci sarà più bisogno di contrastare una dittatura, quanto di costruire.  [MORE]La cerimonia a Bengasi è incredibile e tra i colori e le bandiere, s’intravede la figura di Abdallah idris, che mesi fa aveva assistito dal vivo alle torture che Gheddafi riservava ai manifestanti pacifici.

Ora, alla proclamazione della LiBERA LIBIA, il CNT (Consiglio Nazionale transitorio) restituisce allo Stato una promessa diversa, di non oppressione. La piazza di Kish esaspera un momento storico con un precedente di colpa, secondo invece Philip Hammond (Ministro della Difesa britannico). Come la nostra Bonino, anche Hammond la pensa così: non è possibile salvare uno Stato con un assassinio, perché non è di esempio ad una comunità internazionale. Ok, la Libia è felice, ma lo sarebbe stata di più se il Colonnello oramai defunto, si fosse sottoposto a regolare processo, rispondendo in vita dei suoi orrori ed errori politici.
Anna Ingravallo


In foto, Libia , carta geografica – fonte www.solonews.net
 

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Scritto da Anna Ingravallo

Giornalista di InfoOggi

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