Trump annuncia lo schieramento di sottomarini nucleari: tensione alle stelle dopo le parole di Medvedev
Cresce la tensione tra Stati Uniti e Russia: Trump risponde alle minacce del Cremlino
Donald Trump ha annunciato ufficialmente, tramite un post sul suo social Truth, di aver disposto il posizionamento di due sottomarini nucleari statunitensi in "regioni appropriate" come misura precauzionale. Una risposta diretta e immediata alle dichiarazioni provocatorie rilasciate da Dmitry Medvedev, ex presidente russo e attuale vice capo del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa.
"Parole pericolose possono avere conseguenze imprevedibili" – ha scritto Trump – "e non possiamo permetterci di sottovalutarle".
Medvedev evoca la "mano morta": allarme nucleare e retorica bellica
Le parole di Medvedev, definite da Trump “idiote e incendiarie”, hanno acceso un nuovo fronte nella guerra di nervi tra le due superpotenze. In un messaggio su Telegram, il leader russo ha criticato duramente l’ultimatum di dieci giorni imposto da Trump per porre fine alla guerra in Ucraina, definendolo “un passo verso la guerra”. Medvedev ha anche evocato il leggendario sistema sovietico della “mano morta”, un protocollo automatico di lancio nucleare che si attiverebbe nel caso l’intera leadership russa fosse annientata.
L’ultimatum di Trump a Mosca e le possibili sanzioni
Il Tycoon ha confermato che, qualora la Russia non rispondesse positivamente all'ultimatum per la pace, gli Stati Uniti imporranno nuove sanzioni. Trump ha però ammesso con realismo: “Non so se servirà”. L’azione preventiva di dispiegare armamenti strategici sottolinea la serietà della minaccia percepita da Washington.
Putin non arretra: le condizioni della Russia per la pace
Nel frattempo, Vladimir Putin ha ribadito che le condizioni russe per un cessate il fuoco non cambiano: il riconoscimento della Crimea e delle quattro regioni occupate come territorio russo, e l'impegno formale dell’Ucraina alla neutralità. Durante un incontro informale con Lukashenko sul lago Ladoga, il presidente russo ha sottolineato che “le forze russe sono in offensiva su tutta la linea del fronte”.
Spiragli di dialogo? Kiev si dice pronta all’incontro
Dall’altra parte, Volodymyr Zelensky si è detto disponibile a un summit tra leader per una pace dignitosa, ma solo se le intenzioni di Mosca saranno sincere. Tuttavia, il Cremlino continua a sostenere che un incontro al vertice sarà possibile solo per firmare un accordo, non per avviare una trattativa.
Il ruolo degli USA e della diplomazia parallela
Trump ha rivelato che Steve Witkoff, suo fidato emissario, incontrerà a breve Putin. Witkoff, secondo fonti vicine all’ex presidente, ha già intrattenuto cinque colloqui diretti con il leader russo. Una diplomazia parallela, poco convenzionale, che cerca di costruire un canale informale per disinnescare l’escalation.
La Ue sotto accusa, Berlino rilancia il supporto all’Ucraina
Nel frattempo, Putin attacca l’Unione Europea, affermando che la sua "perdita di sovranità politica porterà alla perdita di quella economica”. Tuttavia, la Germania ha annunciato la fornitura di due batterie antimissile Patriot a Kiev, confermando l’alleanza strategica tra Europa e Ucraina.
Conclusione: un fragile equilibrio globale
Il dispiegamento di sottomarini nucleari americani segna un punto di svolta nella crisi internazionale. La retorica militare, la minaccia nucleare e le tensioni diplomatiche rendono il contesto sempre più volatile. Resta da capire se gli spiragli di dialogo saranno reali o solo una tregua momentanea prima di nuove provocazioni.
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