Libia: Marsiglia (FederPetroli Italia) - Non possiamo continuare a stare sotto ricatto
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ROMA, 6 NOVEMBRE 2013 - (Riceviamo e pubblichiamo) "Bisognava intervenire già nel 2011 ai primi segnali della crisi libica, invece l’incoscienza ha fatto si che si arrivasse a quello che era già stato preventivato: blocco delle forniture petrolifere (petrolio e gas) dalla Libia per attacco ai Terminal di principale importanza per l’Italia": queste le prime parole del Presidente della FederPetroli Italia – Michele Marsiglia a seguito delle ultime notizie riguardo la situazione energetica Italia-Libia.
Continua Marsiglia "L’unica ricetta da seguire nell’immediato è il dialogo con l’OPEC, la Libia è un Membro fondamentale dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio. Solo loro possono indicarci una precisa via per alleviare il male".
Marsiglia: "Adesso è giunto il momento che chi sa, si assuma le proprie responsabilità. Non possiamo mettere a rischio più le Famiglie italiane e l’indotto industriale del nostro Paese perché sotto ricatto di alcuni paesi del Medio Oriente. E’ ora di aprire i nostri rubinetti ed iniziare a produrre i nostri idrocarburi, le Licenze e Concessioni sono già rilasciate, bisogna solo iniziare a produrre. Che il Ministero dello Sviluppo Economico organizzi un Tavolo Energetico mirato. La produzione a terra ed in mare (onshore ed offshore) in Italia è la cura del nostro male, sfruttiamo le nostre ingenti risorse energetiche".
Notizia segnalata da FederPetroli Italia, Federazione Internazionale del Settore Petrolifero
Ufficio Stampa FederPetroli Italia
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