"Liberate Francesco". L'appello di Emergency per il rilascio di Azzarà
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ROMA, 27 AGOSTO 2011 - Dopo due settimane dal rapimento di Francesco Azzarà, l'operatore di Emergency che lavorava come logista nel centro pediatrico di Nyala, capitale del Sud Darfur, l'organizzazione di Gino Strada lancia un appello affinché l'opinione pubblica e le istituzioni italiane si mobilitino a favore del rilascio del giovane.[MORE]
“Numerose istituzioni – si legge nell'appello - hanno espresso il loro sostegno attraverso il proprio sito web o esponendo la fotografia di Francesco. Invitiamo Comuni, Province e Regioni a chiedere con noi la liberazione di Francesco”. Alcune di queste amministrazioni, già nei giorni immediatamente successivi il rapimento, hanno deciso di esporre sui loro palazzi uno striscione con l'immagine di Francesco. Per mantenere viva l'attenzione sulla vicenda, al fine di giungere al più presto alla liberazione del giovane operatore, l'invito che Emergency rivolge alle istituzioni è di fare altrettanto, esponendo la fotografia di Francesco, scaricabile dal sito internet dell'associazione e di partecipare alle iniziative che saranno organizzate nei prossimi giorni.
Azzarà, alla sua seconda missione a Nyala, dove lavorava nel centro pediatrico aperto da Emergency nel luglio del 2010, è stato rapito lo scorso 14 agosto alle 17.00 ora locale, mentre stava andando in automobile verso l'aeroporto della città. Emergency fa sapere di aver “immediatamente attivato in Darfur e a Khartoum tutti i contatti a sua disposizione”, di aver “informato il ministero degli Affari Esteri italiano” e di essere costantemente in contatto con la famiglia di Francesco, con le autorità sudanesi e con quelle italiane, affinché si arrivi presto alla sua liberazione.
Serena Casu