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OCEANO INDIANO, 25 NOVEMBRE 2011 – La nave italiana, Rosalia D’Amato, in mano ai pirati somali dal 21 aprile scorso, è stata liberata dopo oltre sette mesi di sequestro. La nave era stata fatta prigioniera nelle acque dell’Oceano Indiano, a 350 miglia della costa dell’Oman. Sarebbe dunque finita l'odissea dei 22 marinai a bordo, di cui 6 italiani e 16 filippini.[MORE]
Dei sei marinai presenti a bordo, quattro sono di origine campana si tratta di Gennaro Odaldo, terzo ufficiale di coperta, Vincenzo Ambrosino, allievo ufficiale di macchina, Giuseppe Maresca, secondo ufficiale di coperta e Pasquale Massa, primo ufficiale di coperta. Gli altri due sono invece siciliani, Orazio Lanza, comandante e Antonio di Girolamo, direttore di macchina. La nave prima di essere sequestrata era diretta verso l’Iran e trasportava un carico di soia.
Ancora non è chiaro a quali condizioni sia avvenuto il dissequestro.
Nessuna notizia, invece per un’altra nave, la Savina Caylyn, sempre della stessa compagnia della d’Amato, la “Perseveranza Navigazione”, sequestrata da oltre 9 mesi, ancora una volta, da pirati somali. A bordo dell’imbarcazione sono presenti 43 uomini e tra questi 11 sono italiani.
Stefania Schirru