Lettera aperta al Sindaco di Amato: tragedia evitata
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Lettera Aperta al Sindaco di Amato: la tragedia evitata e le azioni necessarie per prevenire il futuro (Riceviamo e pubblichiamo testo integrale).
Alla c.a. Sindaco di Amato Dott. Saverio Ruga
Gentile Sindaco di Amato,
sono il papà di un dodicenne che ieri sera è stato aggredito nella piazza del suo paese dal vigile urbano del Comune.
Una violenza inaudita, minacce irripetibili e tentativo di aggressione fisica che solo grazie agli amici di mio figlio non ha avuto conseguenze ancora più gravi.
Vede, io comprendo che ciascuno possa avere una giornata storta e che può capitare che non si tenga conto del contesto, ma come può un padre accettare che venga aggredito il proprio figlio dodicenne da una persona di oltre cinquant’anni che per giunta dovrebbe garantire l’ordine pubblico e che ha in dote un’arma d’ordinanza?
Non crede, pure lei, che ieri, si è sfiorata la tragedia? Come posso rimanere tranquillo dopo ieri e dopo che una persona armata ha tentato di aggredire mio figlio, per giunta pagato per mantenere l’ordine del paese di cui lei è Sindaco?
Cosa mi dice che il soggetto in persona non possa perpetrare l’episodio nel futuro?
Ecco, gentile Sindaco, non pensa che forse dovrebbe intervenire, in qualche modo per scongiurare che il suo paese possa essere in balia di un esaltato che non ci pensa due volte ad aggredire un dodicenne in piazza?
Non pensa che, forse, non debba prendere immediati e determinati provvedimenti per sospendere il suo dipendente dal servizio con immediato ritiro dell’arma in dotazione?
Sono sconvolto e determinato a compiere tutti gli atti necessari affinché l’episodio di ieri sera rimanga solo un brutto ricordo e che non si abbia più a ripetere. Per fare ciò le chiedo di prendere una posizione forte e di non lesinare sforzi affinché il gesto sconsiderato di un piccolo uomo possa gettare nel fango l’onore di una intera comunità.
Rosario Bressi