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LECCE, 12 SETTEMBRE 2013 - L'infezione da legionella in Warstein ha già fatto notizia da inizio settembre in Germania, ma la scoperta di agenti patogeni nella fabbrica della birra Warsteiner potrà avere effetti in tutta Europa e in Italia se le analisi ufficiali ordinate dalle autorità tedesche non smentiranno quanto diffuso dai media. A riferirlo Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, associazione impegnata anche nel monitoraggio di tutte le vicende che riguardano la salute dei cittadini e dei consumatori.
All'inizio di settembre, infatti, un focolaio di legionella in Warstein aveva causato scalpore: con oltre 150 pazienti e due morti, questo sarebbe stato il peggior focolaio in Germania. Ma la questione non si é fermata qui. Un importanti giornale online di Soest, in Warstein, ha riferito che la temibile patologia potrebbe essere stata rilevata nella celebre birreria Warsteiner. Tant'è che la casa produttrice avrebbe immediatamente puntualizzato di aver preso "misure di sicurezza concrete" e che la birra non sarebbe stata intaccata dal l'agente patogeno che sarebbe stato individuato, invece, nelle acque reflue dell'impianto della birreria. Immediatamente, oltre alla legittima presa di posizione della birreria, che ha dichiarato come i propri impianti siano sicuri, le autorità sanitarie avrebbero ordinato delle analisi ufficiali i cui risultati sono attesi per venerdì.
Come associazione monitoreremo la situazione per avvertire i cittadini e le autorità sanitarie italiane da ogni possibile pericolo per la salute che dovesse essere eventualmente rilevato.
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Redazione