Legge Stabilità, Social Card anche ai cittadini extracomunitari
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BOLZANO, 20 NOVEMBRE 2014 – La Legge di Stabilità, secondo quanto approvato in commissione di Bilancio alla Camera, presenta alcune novità. Prima di tutte l’estensione della Social Card – carta per il sostentamento dei cittadini in difficoltà economica – agli immigrati. Insieme a questa componente, c’è anche il taglio dell’Iva sugli e-book e l’aumento dei fondi stanziati per le non autosufficienze e per i malati di Sclerosi laterale amiotrofica (Sla).
Stabilità, Carta acquisti anche per i cittadini extracomunitari
La Social Card sarà disponibile, secondo quanto stabilito dalla Legge di Stabilità, anche per i cittadini extracomunitari, quindi per tutti i cittadini stranieri che posseggono un permesso di soggiorno in Italia. La novità, in realtà, era stata proposta già nel corso della manovra finanziaria del 2013 e, dallo scorso aprile, tutti i cittadini stranieri aventi i requisiti potevano farne richiesta. La Carta acquisti viene rilasciata agli anziani aventi età pari o superiore ai 65 anni e alle famiglie con bambini di età inferiore ai tre anni, che presentano reali difficoltà economiche. Il valore della Social Card è di 40 euro e viene ricaricata ogni due mesi favorendo il sostentamento delle famiglie per le spese alimentari, sanitarie e per il pagamento delle bollette.
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Scende l’Iva degli E-book al 4%. Fondi Sla aumentano a 400 milioni di euro, Lamanna “cautela”
Altra novità è il taglio dell’Iva sugli e-book che passa dal 22% al 4%, uniformandosi a quella presente nel formato cartaceo. La decisione, caldeggiata dal ministro dei Beni e delle attività Culturali, Dario Franceschini, comporterà la perdita per il fisco di 7,2 milioni di euro l’anno che verranno risanati con interventi strutturali in politica economica. Aumentati, invece, i fondi per le non autosufficienze e per i malati di Sla che salgo dai 280 milioni, precedente stanziati, a 400 milioni. Soddisfazione e cautela da parte della vicepresidente del comitato Onlus, Mariangela Lamanna, che afferma ‹‹la preoccupazione è capire il senso dell’emendamento presentato: questi fondi devono essere destinati esclusivamente all’assistenza domiciliare indiretta per i malati, per consentire alle famiglie con membri affetti da disabilità grave di potersi pagare delle cure dignitose nelle proprie case››.
Erica Benedettelli
[immagine da gruppoeuropa.net]