L’Educazione Finanziaria affrontata all’Uniter di Lamezia Terme
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LAMEZIA TERME (CZ), 6 APRILE - Promuovere la sensibilizzazione sull’Educazione Finanziaria e fornire in merito conoscenze di base e strumenti idonei, che consentano una maggiore familiarizzazione con prodotti e regole talvolta di difficile comprensione specie nella complessità del contesto attuale, è stato il punto focale dell’incontro organizzato dall’Uniter di Lamezia Terme, presieduta da Italo Leone, sul tema “Il ruolo della Banca d’Italia nella tutela della clientela bancaria e finanziaria” affrontato da Marisa Mascaro, consigliera di Direzione Banca d’Italia- Filiale di Catanzaro e Giuseppe Ficchì, Divisione Vigilanza- Banca d’Italia- Filiale di Catanzaro. Ad inizio di incontro, la vicepresidente dell’Uniter Costanza Falvo D’Urso, dopo aver tracciato il profilo professionale dei due relatori, ha introdotto a sommi capi l’argomento in oggetto soffermandosi sull’importanza dell’Educazione Finanziaria per gli adulti. Il concetto è stato poi sviluppato dalla dottoressa Marisa Mascaro la quale ha precisato che « l’Educazione Finanziaria è una forma di tutela dell’educazione finanziaria di cui in Italia, in questi ultimi anni , si stanno occupando diversi organismi ed enti come la Consob e un Comitato istituito con una legge del 2015 “Salvo Risparmio” per la programmazione ed il coordinamento dell’iniziativa perché gli attori in campo erano tanti e ognuno procedeva con i propri programmi».
Il Comitato, di cui fa parte la Banca d’Italia, ha il compito di promuovere una campagna di informazione e di comunicazione per cercare di aumentare le conoscenze dei cittadini nelle tematiche bancarie e finanziarie. Da indagini sia nazionali che internazionali condotte in questi anni è emerso che gli italiani hanno una cultura finanziaria più bassa rispetto agli altri paesi stranieri. Infatti sulle conoscenze dei concetti economici di base, come l’inflazione, il tasso di interesse semplice, il tasso di interesse composto, soltanto il 30% dei cittadini ha dimostrato di avere idonee competenze contro il 52% dei cittadini dei Paesi Ocse. La dottoressa Mascaro ha anche sostenuto che la Banca d’Italia è attiva nell’ambito dell’educazione finanziaria da 10 anni e che ha iniziato ad introdurre l’educazione finanziaria nella scuole ma , in seguito, «ci siamo resi conto che parlare solo alle scuole non basta perché, come dice l’Ocse, l’Educazione Finanziaria dovrebbe essere un’ attività svolta nei contronti di tutti cittadini di qualunque fascia di età con bisogni ed esigenze diverse per cui tutti devono essere informati». I cittadini devono sapere che, quando si compra una casa, si deve fare un mutuo, devono saper leggere le offerte dei concorrenti, devono saper pensare al futuro quando si va in pensione e come integrare le pensioni che sono sempre più scarse.
Esiste una normativa ( Testo Unico Bancario) che tutela la clientela bancaria e finanziaria e sulla sua corretta applicazione vigila la Banca d’Italia che, dal 2010 -11, ha introdotto regole più stringenti dopo che la crisi ha fatto emergere i comportamenti scorretti delle banche. A volte insorgono controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari come per esempio conti correnti, mutui o prestiti personali, compresi i servizi di pagamento. In questo caso, per la loro soluzione, si può ricorrere all’Arbitro Bancario Finanziario che «è un organismo - ha spiegato il dottor Giuseppe Ficchì – stragiudiziale di risoluzione delle controversie che dovessero insorgere tra la clientela delle banche e gli intermediari in genere. È un sistema veloce nel senso che i tempi di risoluzione della controversia sono di gran lunga inferiori rispetto a quelli della giustizia ordinaria e le decisioni vengono prese a maggioranza». Il dottor Ficchì ha inoltre analizzato alcuni casi , tra cui quello di cessione del quinto della pensione essendo una di quelle materie maggiormene decise dall’Arbitro Bancario Finanziario, della portabilità di conti correnti e altri servizi, dei rischi delle obbligazioni, dell’utilizzo fraudolento delle carta di credito online e del fallimento di alcune banche con conseguenziale rovina dei risparmiatori che con le obbligazioni subordinate sottoscritte hanno subito le perdite alla pari degli azionisti essendo considerati tali. «Bisogna dire – ha concluso - che i correntisti in Italia non hanno perso niente in quanto la stabilità del sistema non è stata messa a repentaglio grazie allo Stato intervenuto in base ad un meccanismo previsto a livello».
Foto: Ficchì – Falvo D’Urso- Mascaro
Lina Latelli Nucifero