L'associazione culturale "InOper@" ricorda Gianluca Congiusta a 8 anni dalla morte
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23 MAGGIO 2013 - In occasione dell’ottavo anniversario della morte di Gianluca Congiusta – il giovane commerciante di Siderno ucciso dalla ‘ndrangheta il 24 maggio 2005 a soli 32 anni – l’associazione culturale “InOper@” vuole invitare la società lametina e calabrese a una riflessione profonda su una tragedia che a distanza di 8 anni continua a far indignare per la barbaria con cui è stata consumata e, al tempo stesso, è il segno eloquente di una nuova generazione di Calabresi che non cede, che reagisce e guarda avanti.
Come abbiamo scritto in questi giorni al papà, Mario Congiusta, rileggendo la storia di Gianluca, le testimonianze di familiari ed amici raccolte sul sito Gianlucacongiusta.org, emerge non solo il ritratto di una persona eccezionale, un giovane che era capace di puntare in alto e di darsi da fare con passione e impegno, ma anche il simbolo di quel volto positivo della Calabria troppo spesso oscurato nelle comuni rappresentazioni mediatiche di questa nostra regione.
Gianluca era un giovane che amava la sua terra, la sua famiglia e i suoi amici e questo amore si traduceva concretamente nell’instancabile volontà di imparare sempre cose nuove, di lavorare, di provare a cambiare le cose non delegando agli altri il cambiamento, ma mettendoci la faccia, la mente e il cuore.
Nella breve biografia che abbiamo letto sul sito, ci colpisce la molteplicità degli interessi di Gianluca e le tante esperienze vissute in soli 32 anni di vita: i viaggi all’estero per imparare le lingue, le esperienze universitarie e lavorative, il ritorno nella sua Siderno e l’impegno nel suo lavoro.
Siamo convinti che questo “tesoro” della sua vita, questo deposito di speranza che ci lascia una testimonianza come quella di Gianluca, non se ne è andato con lui: continua ad essere custodito in quanti come noi, grazie ai familiari e ai volontari della “Gianluca Congiusta Onlus” ne hanno conosciuto la storia e si sono fermati a riflettere; continua ad essere custodito in tutti i giovani calabresi che come Gianluca scelgono, per usare le parole di Pier Giorgio Frassati, “di vivere e non vivacchiare”, di tentare di cambiare le cose con l’impegno di ogni giorno.
Nel nostro piccolo, come associazione formata da 8 giovani under 30 che hanno scelto con coraggio di “restare” in questa regione, la vicenda di Gianluca è un monito costante, un segno di speranza e una forte scossa all’impegno. Ciò che non è riuscito a cambiare Gianluca, forse tocca a noi e a tutti i giovani calabresi cambiarlo, senza cedere al pessimismo e alla rassegnazione, ma con l’audacia della speranza, con quella “testardaggine” positiva di giovani che di fronte all’ingiustizia non ce la fanno a stare con le mani in mano.
Per questo oggi vogliamo ricordare Gianluca, per questo vogliamo che i giovani lametini ne conoscano la storia e con la nostra associazione ci impegneremo, come già abbiamo scritto al papà Mario, di fare quanto ci sarà possibile per trasmettere ai giovani della nostra città questa autentica “lezione di vita” che è la storia, la testimonianza di Gianluca Congiusta.
Associazione culturale “InOper@”
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