L'Aquila, ritrovata la parte in ferro della reliquia di Giovanni Paolo II.Fermati tre giovani
Cronaca Abruzzo

L'Aquila, ritrovata la parte in ferro della reliquia di Giovanni Paolo II.Fermati tre giovani

giovedì 30 gennaio, 2014

L’AQUILA, 30 GENNAIO 2014 – Le forze dell’ordine hanno rinvenuto la parte in ferro della reliquia di Papa Wojtyla rubata nella notte tra sabato e domenica scorsa dalla Chiesa di San Pietro della Ienca (L’Aquila). Il ritrovamento è avvenuto nella sede del Sert dell’Aquila, a Collemaggio.

La svolta è stata quasi inaspettata. Mentre i carabinieri interrogavano due giovani sospettati di aver compiuto una rapina alla biglietteria del terminal dei bus a Collemaggio, i ragazzi avrebbero confessato anche il furto nella chiesa. Grazie alle indicazioni fornite dai due reo confessi, i militari hanno rinvenuto un crocifisso e la teca, nascosti nei pressi dell’ex ospedale psichiatrico della città. In merito al drappo intriso del sangue del Santo Padre, i due hanno fornito una spiegazione preoccupante: lo avrebbero gettato tra i cespugli perché convinti che non avesse alcun valore.
Il piccolo pezzo di stoffa era un ritaglio della tonaca che Giovanni Paolo II indossava quando fu vittima dell’attentato avvenuto in piazza San Pietro il 13 maggio del 1981 e, per questo motivo, bagnato del sangue del Pontefice. La reliquia fu donata alla chiesetta di montagna alle pendici del Gran Sasso poiché Papa Wojtyla amava particolarmente quel territorio.

In un secondo momento i carabinieri hanno fermato anche un terzo individuo e, nel corso di una perquisizione in casa di uno fermati, un ventunenne di origine colombiana, gli inquirenti hanno ritrovato un angioletto che si trovava sulla teca contenente la preziosa reliquia. Intanto, nei campi di Tempera, i Vigili del Fuoco e gli investigatori guidati da Maurilio Grasso lavorano con l’ausilio delle fotocellule nella speranza di ritrovare il ritaglio di tessuto gettato, inconsapevolmente, da quei giovani ignari dell’immenso valore simbolico di quella stoffa.

News 31 gennaio 2014, ore 11:00 - Sono in libertà i tre giorvani fermati dalla questura. Secondo quanto confermato dal procuratore, Fausto Cardella, i tre ragazzi, inconsapevoli del loro gesto, avrebbero collaborato per il ritrovamento della reliquia e, questo, gli ha concesso la libera uscita senza conseguenze. Le ricerche si stanno ora concentrando intorno al progetto "Case" di Tempera, dove potrebbe trovarsi il frammento di stoffa di Giovanni Paolo II.[MORE]

(Foto da: ultimenotizieflash.com)

Vanna Chessa e Erica Benedettelli


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