La Xylella Fastidiosa incide sulla produzione degli ulivi salentini
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LECCE, 29 AGOSTO 2014 - Non si arresta l'epidemia di Xylella fastidiosa, una particolare sanguisuga proveniente dal Sud America. In Europa c'era stato un unico caso in Francia, ma non nelle proporzioni sconvolgenti del Mezzogiorno. Solitamente, la sanguisuga non è pericolosa per le piante da frutto che attacca, ma per l'ulivo risulta micidiale perché lo essicca, distruggendolo dall'interno.
Il Ministero per le Politiche Agricole ha così dichiarato lo stato di emergenza nel Salento: si temono ripercussioni sulla produzione. Mentre si attende il decreto per il prossimo 15 Settembre 2014, ben 2mila sono stati gli ulivi sradicati. Le pericolose sanguisughe, infatti, sono resistenti ai soliti prodotti chimici utilizzati per proteggere le piante e gli esperti hanno chiesto di sradicare le piante infette per evitare che il contagio si propaghi.[MORE]
Nel frattempo, la Procura di Lecce ha aperto un fascicolo (per il momento contro ignoti) per capire come la Xilella sia arrivata nel Salento: due le ipotesi ora al vaglio degli inquirenti. La prima è che qualcuno abbia utilizzato le piante a scopo ornamentale, portandole per un breve periodo nel proprio Paese (nel Sud America) e riportandole poi nel Salento. Una seconda ipotesi farebbe pensare a un convegno, dove la Xylella sarebbe stata portata in Puglia per scopi scientifici.
L'ulivo non è l'unica pianta a rischio: la Xylella è in grado di colpire anche altre piante come oleandro, mandorlo, vinca e ciliegio. La commissione in arrivo dal Governo dovrebbe dare le prime risposte per arginare il fenomeno e cercare di salvare la produzione tipica della nostra Regione per quest'anno.
Fonte: bari.repubblica.it
Annarita Faggioni