La Turkven di Kerem Onursal in visita agli stabilimenti Natuzzi
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SANTERAMO IN COLLE (BA) 17 LUGLIO 2014–Al tempo delle scorribande dei pirati saraceni lungo le spiagge del Mediterraneo, il grido “Mamma li Turchi” metteva in fuga tutti. Non a caso lungo le coste sorgono ancora oggi le torri saracene, un tempo utili per l’avvistamento di legni nemici, oggi attrazione turistica.[MORE]
Tornando all’oggi, il grido che fu un tempo d’allarme oggi potrebbe esere salvifico per Natuzzi, il colosso mondiale del mobile imbottito che sta vivendo una difficile fase riorganizzativa. Ne dà notizia Maurizio Maggi su l’Espresso. Lo scorso 2 Luglio, mentre nella vicina Matera si festeggiava la Madonna della Bruna, una delegazione turca composta di 5 persone è arrivata negli stabilimenti Natuzzi. Erano delle Turkven del finanziere Kerem Onursal, un tempo associato allo studio McKinsey & Company di Berlino e con studi alla Northwestern University di Chicago. Nella due giorni pugliese hanno visitato gli stabilimenti e incontrato Pasquale Natuzzi, fondatore dell’azienda, in questo momento in forte affanno.
I bilanci del colosso infatti sono in rosso da circa 7 anni, durante i quali ha fortemente ridimensionato il numero degli stabilimenti, chiudendo gli opifici di Ginosa e La Martella. Anche l’accordo di programma per il rilancio del distretto non ha portato i benefici sperati. Nonostante ci siano a disposizione 101 milioni di Euro, nessun imprenditore ha effettivamente investito sul territorio per rilevare e far rientrare in Italia la produzione romena dell’azienda. Il gruppo Natuzzi, possessore del marchio “Divani & Divani” fa gola ai Turchi per la sua notorietà mondiale e l’incontro in azienda è servito per studiare un nuovo sviluppo di Natuzzi in Turchia, anche se sembra che l’obiettivo sia l’ingresso di capitali turchi nella società murgiana con una quota iniziale del 10-20%.
Onursal è il presidente della Turkven, i cui investimenti sono incentrati nel settore dell’arredamento. Infatti la stessa ha investito nel gruppo dell’arredamento Dogtas Kelebek, conosciuto in patria, ma il fondo d’investimenti ha bisogno di un marchio internazionale per allargare i suoi mercati.
La Natuzzi vanta una storia ultra cinquantennale e ha retailer in tutto il mondo. Nel 2013 aveva oltre 6000 dipendenti. La risi economica e concorrenza asiatica hanno pesantemente compromesso i conti, tanto che dal 2007 al 2013 ha sempre chiuso il bilancio in perdita. si sono pesantemente riverberati sui conti. Come si diceva, anche l’accordo di programma non ha portato nulla di concreto e, di fatto, ha lasciato la situazione così com’era. A questo bisogna aggiungere anche i vertici al MISE di Roma che saltano senza alcun preavviso, come quello dello scorso 14 luglio, rinviato a data da destinarsi. Sulla scorta di quel forfait, i lavoratori Natuzzi hanno indetto una manifestazione cittadina per le strade di Santeramo per martedì 22 luglio alle ore 18. Il corteo sfilerà dalla centrale Piazza Garibaldi e si concluderà davanti ai cancelli della sede centrale del gruppo sita in via Jazzitello.
Nei prossimi giorni il presidente Natuzzi dovrebbe andare in visita in Turchia per ricambiare la cortesia. La Turkven potrebbe essere l’ancora di salvezza del colosso dell’imbottito, non solo per allargare il mercato, ma per salvare una situazione che definire critica è riduttivo, con 1700 lavoratori che ad ottobre rischiano di rimanere esclusi dal ciclo produttivo. L’augurio è che, nonostante i Turchi, non si vedano cose turche.
Giovanni Dimita