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MILANO, 7 DICEMBRE 2014 – Mentre il maestro israeliano Daniel Barenboim si prepara per dirigere per l’ultima volta l’orchestra della Scala di Milano, per le strade la tensione è altissima. Già nei giorni scorsi erano corse voci secondo le quali alcuni gruppi estremisti di impronta anarchica si sarebbero appostati fuori dal celebre teatro per manifestare contro le recenti decisioni in materia di politica economica dell’Italia. Infatti, nel primo pomeriggio, i primi gruppi con sottobraccio cartelli contro il Jobs Act e il presidente del Consiglio Renzi hanno cominciato ad affollare lo spazio antistante all’ingresso della Scala. La protesta ha poi toccato altri punti nodali, quali il diritto a un’abitazione, la necessità di ridurre la disoccupazione e gli interventi di sgombro di alcune case occupate.
La situazione è rimasta più o meno sotto controllo fino alle 16:30, quando alcuni esponenti dei centri sociali hanno cercato di oltrepassare i cordoni posti dagli agenti in via Santa Margherita. Precedentemente, gli antagonisti avevano lanciato ortaggi e frutta sugli esponenti delle forze dell’ordine, facendo scoppiare di tanto in tanto qualche petardo. I manifestanti sono al massimo una trentina, perlopiù ragazzi provenienti dai quartieri popolari, e puntano il dito contro gli squilibri della città: “Basta, questo è uno schiaffo alla miseria”, dice uno di loro, ripreso dalle telecamere. Nell’occhio del mirino, naturalmente, gli invitati alla prima della Scala. [MORE]
Quando i contestatori hanno cercato di forzare il blocco della polizia, gli agenti hanno risposto con una carica che, sebbene non abbia provocato nessun morto, ha ferito alcuni dei ragazzi. “Ci hanno manganellato, due di noi sono stati colpiti alla testa”, dichiara uno dei manifestanti. Oltre alle ferite alla testa, un attivista lamenta un dito rotto causato da un colpo di manganello. D’altro canto, stando alle fonti, il 118 dichiara di non aver condotto alcun tipo di intervento né servizi di medicazione.
Per il momento, la situazione resta piuttosto tesa. Il premier Renzi ha fatto sapere che non parteciperà alla prima, ma le proteste non accennano a sfumare e gli agenti mobilitati sono oltre trecento.
Resta da capire se l’attenzione del pubblico sarà ora volta al Fidelio di Beethoven diretto da Barenboim all’interno della Scala, o ai manifestanti che restano fuori, tra le strade di Milano.
(foto: gopixpic.com)
Sara Svolacchia