

"La governante di Cavour" sbarca in Sicilia con Francesca Nunzi e Marco Predieri
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Riprende dalla Sicilia la tournée nazionale di uno dei più fortunati successi di questa stagione: La governante di Cavour, la commedia storico-satirica scritta e interpretata da Francesca Nunzi, che ne firma anche la regia, e Marco Predieri. Il team creativo vede impegnati anche il giovane Giorgio Andolfatto, "voce storica" e per le scene e costumi Franco Predieri e Marcello Ancillotti, mentre la produzione è di Laura Cellerrini per Altrove Teatro e la direzione tecnica di Matteo Lorini.
Lo spettacolo sarà in scena il 27 marzo alle 21 a Vittoria, sul palco dell'illustre Vittoria Colonna, in provincia di Ragusa e arriverà il 30 marzo, alle 18, al Teatro Trifiletti di Milazzo nel messinese. Dopo i successi riscossi a Roma, Firenze, Reggio Emilia e in numerose altre città italiane, la commedia arriva dunque a passare lo Stretto, come fecero i Mille per unire l'Italia.
Ecco e qui arriviamo alla nostra trama. Anche i siciliani potranno finalmente spiare Millo, ovvero il Conte Benso di Cavour, come viene chiamato dalla sua governante, Mena, nel privato della sua grande cucina, dove bolle in pentola il disegno generale per unire lo Stivale sotto la guida di Vittorio Emanuele II, quale primo Re d'Italia.
Proprio il torinese statista è uno dei più ragguardevoli protagonisti del nostro Risorgimento, ma qui ci interessa più l'uomo del politico, con tutte le sue fragilità e vizi, che del resto erano anche bersaglio, già negli anni dell'irredentismo, della satira coeva, dalla quale in parte prende anche spunto la scrittura stessa di questo copione. Dunque scopriremo un Camillo ipocondriaco, geloso di Garibaldi (cosa che pare fosse piuttosto vera) e anche preda di qualche vizio di troppo, dal buon vino alla vita mondana, facile a distrarsi dall'obiettivo principale, ovvero redigere il piano unitario, che non può non tener conto anche dell'influenza delle potenze straniere, del borioso Napoleone III e dell'autorità pontificia, Pio IX, che a cedere lo scettro del potere temporale proprio non ci pensa.
Quante rogne per un pover'uomo gravato dalle aspettative. Ma ecco che interviene lei, Mena, una governante tutto fare, intuitiva e profetica, razionale e ben inserita nel tessuto italiano, con tutti i dialetti del caso persino. Mena che sembra conoscere il futuro dando vita a esilaranti gag con il suo "assistito" che a stento la segue nei suoi più avveniristici ragionamenti.
In una girandola di fraintendimenti, rivoluzioni degli eventi e colpi di scena alla fine la storia, quella con la S maiuscola, si compirà, svelando anche gustosi aneddoti e curiosità al pubblico. Un ritmo travolgente e l'affiatamento tra i due protagonisti sono alla base di un successo che si ripete di tappa in tappa e adesso finalmente sarà illuminato anche dal sole di Sicilia, in questa primavera d'Italia. Per ulteriori informazioni www.altroveteatro.it