Cerca

La fotografia per riscattare dalla dimenticanza luoghi abbandonati o semidistrutti dall'incuria

Redazione
Condividi:
La fotografia per riscattare dalla dimenticanza luoghi abbandonati o semidistrutti dall'incuria
Notizia in evidenza
Occhio alla notizia
Tempo di lettura: ~3 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

La fotografia per riscattare dalla dimenticanza luoghi abbandonati o semidistrutti dall’incuria e dal degrado
LAMEZIA TERME (CZ) 03 APRILE - “L’incanto oltre lo sguardo” è il titolo di una mostra fotografica realizzata da Miriam Guzzi, docente di Storia dell’Arte e Critico d’Arte, che ha voluto denominarla “racconto fotografico” per il maggiore rispecchiamento nella sua vera essenza che è quella di raccontare il paese di Conflenti, situato a pochi chilometri da Lamezia Terme, attraverso scatti fotografici al fine di preservarlo dalla dimenticanza e dall’obblio. Il racconto, comprensivo di almeno 33 fotografie, è stato esposto ed inaugurato nella sede operativa dell’Associazione Culturale “Altrove”, presieduta da Anna Cardamone, e rimane a disposizione del pubblico fino al 12 Aprile ( escluso la domenica) con ingresso gratuito.

L’idea del progetto nasce dal fatto che il Critico d’Arte Miriam Guzzi, durante alcune visite al paese montano di Conflenti, è stata particolarmente colpita da determinati dettagli apparsi più eloquenti delle parole e quindi capaci di far vivere tradizioni, animare luoghi abbandonati e semiabbandonati, creare «uno stupore antico - chiarisce il critico Guzzi - che si cela all’ombra di bellezze lontane e attende qualcuno che ne se accorga e se ne preda cura». Dettagli di vicoli antichi, di strade deserte, finestre semidistrutte, alcuni momenti della processione della Madomma della Quercia, porte ravvivate da vasi di fiori a testimonianza di una natura, che vuole vivere nonostante il degrado e l’abbandono, o fiori che si arrampacano sui muri, borse esposte sulle porte, oggetti vari, sono mirabilmente immortalati nelle foto sparse sulle pareti della sede operativa dell’associazione “Altrove”.[MORE]

Pur legate da un unico motivo ispiratore , e cioè dalla suggestione dei luoghi e dal desiderio di mantenerli vivi nel tempo , tuttavia ogni foto brilla di una bellezza propria imponendosi per il suo fascino particolare conferito dal meraviglioso gioco di luce e dalle appropriate sfumature dei colori. Accanto a queste si trovano alcuni notturni nei quali il paesaggio diventa più affascinante come pure tutti i particolari degli oggetti che Miriam Guzzi ha inteso cogliere nell’attimo in cui le hanno trasmesso qualcosa di indescrivibile ed emozionante. « Io me li prendo – confessa l’autrice - quando mi trasmettono qualcosa per restituirli alla comunità».

È questa la sua arte di raccontare «luci e ombre, voci e silenzi, passi veloci e riposi sereni e soffermarsi dove l’incanto riposa per scorgere, tra impercettibili aliti di vento e delicati raggi di sole, quella parte di realtà che tutto alleta e consola». Seguendo il suo impulso artistico, Miriam Guzzi capta «una brezza leggera che accompagna il cammino, una infinitamente piccola parte di mondo che in questo universo di grandezze e vuoti incolmabili urla la sua presenza per essere compresa o forse semplicemente amata». L’encomiabile progetto non si esaurisce con l’odierna esposizione ma sarà portato avanti nel tempo come dichiara Miriam Guzzi che fin da bambina ha avvertito trasporto e passione per quell’arte che ama tanto e che dà valore e significato alla sua esistenza.
Foto : Miriam Guzzi
Foto di un particolare di Conflenti

Lina Latelli Nucifero

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.