La finanza creativa colpisce ancora: Seat chiede il concordato preventivo
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MILANO, 05 FEBBRAIO 2013 - Come anticipato nel resoconto della giornata a Piazza Affari giornata nera per il titolo Seat Pagine Gialle, che ha archiviato la seduta a -26,6%. A gravare sull’andamento, la decisione del cda di chiedere l’ammissione al concordato preventivo, al fine di “perseguire una strada che garantisca la continuità aziendale, salvaguardando una importante e storica realtà industriale italiana e nel contempo consenta di ridurre il livello dell’indebitamento rendendolo sostenibile anche nel medio termine”. Così si legge in una nota della società.
Tutto ciò, in particolare, trova origine nell’oneroso debito accollatosi dalla società a seguito dell’acquisto a leva di ingenti fondi - risalenti all’inizio degli anni 2000 - dissanguata poi attraverso il pagamento di un maxi-dividendo. Così, nel 2013 la società si trova a dover rimborsare ai creditori 200 milioni (70 in quota capitale e 130 per interessi), a fronte di una stima di generazione di “cash flow a servizio del debito di circa euro 50 milioni ed una liquidità effettivamente disponibile pari a circa euro 100 milioni”. [MORE]
A causa di ciò, puntualizza la citata nota, “in un contesto profondamente mutato rispetto a quello in cui è maturato il piano industriale posto a fondamento del recente processo di ristrutturazione e vista l’impossibilità per il gruppo Seat di far fronte, nell’arco del 2013, a tutte le scadenze previste dalla attuale struttura dell’indebitamento, con le risorse finanziarie disponibili”. Nello specifico, la società ha deciso di “non procedere al pagamento della rata semestrale di interessi dovuta il 31 gennaio 2013 sui prestiti obbligazionari in essere e inoltre di non procedere al pagamento delle rate per interessi sul finanziamento bancario senior dovute il 6 febbraio prossimo”.
(fonte: Il fatto Quotidiano. Fotogramma: lettera43.it)
Rosy Merola