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La diseguaglianza economica in Italia fa paura

Chiara Innocenti
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La diseguaglianza economica in Italia fa paura
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MONTESILVANO (PE), 26 APRILE 2015 – La Fondazione David Hume, un osservatorio indipendente nato per «promuovere analisi fattuali della realtà italiana fondate sulla elaborazione di dati empirici», ha stilato un drammatico rapporto in cui si evidenzia la forte diseguaglianza economica che c'è nel nostro paese.[MORE]

«Stando agli ultimi rapporti Ocse (2011) – si legge nel rapporto - la diseguaglianza dei redditi in Italia è superiore alla media dei Paesi avanzati, e ha avuto un andamento peculiare, diverso da quello di Paesi ancor più disuguali del nostro, come Usa e Regno Unito, dove la disparità dei redditi è sempre cresciuta a partire dagli anni '70. In realtà, usando una base dati omogenea, risulta che la disparità dei redditi in Italia è superiore alla media Ocse soltanto se questo valore di riferimento è calcolato come semplice media aritmetica, ovvero ignorando il peso demografico di ogni Paese. Considerando invece l'ampiezza demografica dei Paesi, la media Ocse nel 2013 è pari a 0,35, mentre l'indice di disuguaglianza dei redditi italiani è soltanto 0,33, un valore poco superiore a quello dell'Estonia e più basso di quello del Regno Unito».

Le ragioni della diseguaglianza economica sono da ricercare soprattutto in quella che Luigi Campiglio, economista dell'Università Cattolica, definisce “l'infelice contraddizione italiana”. «Il Paese è segnato da una spesa pubblica strutturalmente significativa che, però, non si è mai dimostrata capace di ridurre in misura autentica e sana le distanze fra individui. A un certo punto – afferma Campiglio - prima negli anni Novanta e poi con il consolidamento del debito italiano post crisi di Lehman Brothers, gli interventi a favore della riduzione delle povertà scemano quantitativamente e perdono di efficacia sotto il profilo qualitativo».

Come ridurre la povertà in Italia? Maria Grazia Campese, presidente della Cooperativa Sociale Spazio Aperto Servizi e docente nel Master in Economia Civile della Università Bicocca di Milano, svela in una recente intervista la sua ricetta.
«In un Paese ad elevata improduttività della spesa pubblica – afferma Maria Grazia Campese– di fronte all'impoverimento costante della popolazione, diventa necessario rimodulare le politiche sociali. Non si tratta di un tema etico. È prima di tutto un tema economico».

Fonte foto: wikipedia

Chiara Innocenti
 


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Scritto da Chiara Innocenti

Giornalista di InfoOggi

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