La Corte dei Conti Annulla il Sequestro dei Beni di Due Ex Dirigenti Ospedalieri
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La giustizia contabile ha fatto marcia indietro sul caso dei dirigenti dell'ex Azienda ospedaliera di Catanzaro. Elga Rizzo, 53 anni, e Vittorio Prejanò, 67 anni, possono tirare un sospiro di sollievo dopo che la Corte dei Conti ha revocato il sequestro dei loro beni, stimati in oltre cinque milioni di euro.
Questa decisione ribalta l'ordinanza del 27 marzo, quando i beni furono immobilizzati per un presunto danno erariale. Il caso ruota attorno a eventi di dieci anni fa, con i dirigenti accusati di aver compromesso introiti significativi dell'Azienda ospedaliera "Pugliese-Ciaccio" a seguito di un accordo transattivo del 2014 con la clinica privata "Villa Sant'Anna". L'accordo in questione era relativo ai crediti dell'Azienda per la fornitura di sangue e prodotti emoderivati alla clinica.
Tuttavia, la Corte ha evidenziato che le accuse erano basate su argomentazioni parziali e che non è chiaro se Rizzo e Prejanò abbiano operato di propria iniziativa. A quanto pare, la trattativa tra le parti era stata in realtà innescata da una richiesta del direttore del Centro trasfusionale dell'Azienda ospedaliera, la figura preposta alla gestione dei servizi emoderivati.
La difesa dei dirigenti, rappresentata dagli avvocati Alfredo Gualtieri e Luigi Combariati, ha accolto favorevolmente la notizia del dissequestro, un chiaro segno di fiducia nella correttezza delle loro azioni. Questa svolta potrebbe rappresentare un precedente importante per casi simili, mettendo in luce la complessità delle decisioni manageriali in contesti burocratici e giudiziari intricati.