La conversione prepara una società migliore
Fantasticherie del cuore Calabria

La conversione prepara una società migliore

domenica 8 luglio, 2018

Tra le cose straordinarie che si possono intercettare nell’immensa distesa del pianeta terra, non può esserci cosa più grande della grazia della conversione. Capire questo passaggio possibile ad ogni uomo, da qualunque censo o cultura provenga, significa rivoluzionare le relazioni umane, costruendo un domani di pace, benessere, prosperità comune. Eppure, le resistenze ci sono. Le società attuali percepiscono fino in fondo solo gli aspetti materiali degli eventi che le circondano, non si attrezzano a percepire la forza dello Spirito. Amano filosofeggiare; guardare in alto senza però avvertire la presenza del vero Dio; inventare altre volte un Dio personale, contattabile con parametri terreni e da sostituire alla prima occasione. Un Creatore a proprio modo uso e consumo che perdoni chiunque, magari anche senza verificare alcuno errore o tragitto lontano dal vangelo. [MORE]

Eppure, è tra noi peccatori che vivono da sempre tutti coloro che sono capaci di cambiare il mondo. Non c’è una classifica ministeriale speciale per individuare chi sia in grado di dare una svolta in una famiglia; in una comunità; in una singola persona. Ognuno di noi è candidato ad essere chiamato a voltare pagina e a modificare i destini di una qualsiasi realtà umana. Lo stesso Figlio dell’uomo è stato mandato ad identificare e a formare la nuova “classe santa” degli apostoli non in paradisi terrestri, ma tra le strade comuni dove s’innesta la complessità della vita di ogni giorno e prolificano i ladri, i peccatori, gli sfruttatori, i falsari delle verità del cielo, ecc. Chiunque nella conversione si può salvare. Il segnale è grande! Va capito fino in fondo; Vale per l’eternità. Non scade. Non lo ferma il progresso tecnologico. Se mai, per il bene, potrebbe succedere il contrario.

È il futuro che ha bisogno dell’uomo illuminato, sintonizzato con lo Spirito e pronto a percepire quella “chiamata” che libera e produce nuova manna per gli affamati di giustizia e d’amore. La missione di Gesù in terra e di una attualità che fa ancora rumore; che scuote l’animo; che evidenzia la debolezza di qualsiasi grande azione umana, se priva di valori cristiani. È tra i peccatori che il Messia andò a scegliere i pilastri fondamentali per un domani che fosse al riparo dalle tentazioni. Così il pubblicano Matteo, esattore di tasse, stravolge in un attimo la sua vita e s’incammina verso un traguardo completamente destinato all’amore per il prossimo. Se chiunque, al di là ruolo rappresentato, avesse la capacità di inquadrare le sue azioni professionali, politiche, familiari, lavorative all’interno della cornice evangelica, diventerebbe argine per il male e incentivo del bene.

Leggo da una nota sacerdotale: “Gesù non è stato mandato in una regione di Santi per scegliere tra essi persone per mandarle a predicare il Vangelo in terra di gente pagana e peccatrice. Lui è mandato in mezzo ad un popolo dalle labbra e dal cuore impuro ed è da questo popolo che Lui dovrà scegliere gli uomini che domani continueranno la sua missione di salvezza e di redenzione. Levi non è nel tempio come Isaia. È al banco delle imposte. Esercita la professione di esattore delle tasse per conto dei pagani. È un pubblico peccatore. È come se stesse esercitando il ministero del peccato. Per tutti è uomo dal cuore impuro”. Dio è così raggiungibile; toccabile; è tra le cose più comuni; tra le cose che ti passano davanti agli occhi. Non volerlo vedere è rifiutare la conversione e con essa quel mondo migliore che ognuno da sempre aspetta.

Egidio Chiarella

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