L’US Ancona Calcio si iscrive in extremis: tensione e rabbia tra i tifosi
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ANCONA - Notte di scontri fuori dalla sede del club. Il presidente Tiong scompare a Hong Kong, l'iscrizione alla Lega Pro appesa a un filo. La decisione definitiva spetta ora alla Commissione di vigilanza.
Notte di tensione fuori dalla sede del club. Sparito nel nulla Tiong. Per l'iscrizione deciderà tra una settimana la Commissione di vigilanza
Dieci. Sono dieci i minuti che hanno separato l'Ancona dal baratro. Serie D o peggio. E invece a dieci minuti dalla deadline di mezzanotte, sono arrivati i circa 450mila euro necessari per l'iscrizione alla Lega Pro. I bonifici per saldare - a giocatori e staff - le mensilità di marzo e aprile che ancora mancavano, dopo che venerdì era stata presentata la fideiussione da 350mila euro.
Di chi siano i soldi è una domanda ancora senza risposta. Sicuramente non di Tony Tiong, vaporizzatosi - con cellulare spento - a Hong Kong.
"Sono di un acquirente misterioso", ha riferito la società agli ultras, che hanno assediato fin dal pomeriggio la sede del club. Scrivanie spaccate, vetri rotti, fino all'intervento di Digos e polizia. Un acquirente che avrebbe però posto una condizione: "Tiong ora deve vendere l'Ancona a zero".
Si farà maggior chiarezza nelle prossime ore, ma al momento l'ipotesi più probabile è che ci sia stata una mediazione tra il presidente onorario Mauro Canil e il sindaco Silvetti - spettatore interessato, visto il progetto mai così in bilico della cittadella sportiva.
L'iscrizione è fatta, ma la partita non è ancora chiusa. La palla passa infatti ora al Covisoc, la Commissione di vigilanza, che dovrà valutare la bontà dei documenti presentati. Verdetto entro il 12 giugno. Dieci minuti hanno salvato l'Ancona, meno di dieci giorni potrebbero condannarla.