L'anatema di Bagnasco si abbatte su Berlusconi

Ivan Zatti
Condividi:
L'anatema di Bagnasco si abbatte su Berlusconi
Notizia in evidenza
Occhio alla notizia
Tempo di lettura: ~2 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

ISEO, 28 SETTEMBRE 2011 - Alla fine anche i Vescovi si sono decisi e la loro non è stata certo una decisione affrettata, anzi. Non sempre è possibile tacere cercando di difendere gli interessi economici rilevanti, deve prima o poi arrivare per tutti il momento e l'occasioni in cui il silenzio diventa agli occhi del mondo tolleranza inopportuna, incomprensibile complicità, o peggio ancora vigliaccheria. Il limite della decenza era da tempo superato e molti fedeli oramai sembravano smarriti, senza guida, senza indicazioni. Finalmente ora, anche i vescovi parlano, rompendo ogni indugio, lo fa Cardinal Bagnasco, a nome della CEI. Il dito accusatore rivolto al cielo, le parole di fuoco dirette e chiare vanno in una unica direzione, additano senza tante perifrasi i comportamenti di Silvio Berlusconi, anche se cercano di volare alto.[MORE]

Bagnasco parla di "comportamenti licenziosi" , di "relazioni improprie che sono in se stessi negativi e producono un danno sociale a prescindere dalla loro notorietà, ammorbano l'aria e appesantiscono il cammino comune". Continua. "Mortifica dover prendere atto di comportamenti non solo contrari al pubblico decoro ma intrinsecamente tristi e vacui", dice il numero uno dei vescovi. "Non è la prima volta che ci occorre di annotarlo: chiunque sceglie la militanza politica, deve essere consapevole della misura e della sobrietà, della disciplina e dell'onore che comporta, come anche la nostra Costituzione ricorda". E ancora: "Si rincorrono, con mesta sollecitudine, racconti che, se comprovati, a livelli diversi rilevano stili di vita difficilmente compatibili con la dignità delle persone e il decoro delle istituzioni e della vita pubblica".

Infine l'affondo: "La collettività guarda con sgomento gli attori della scena pubblica e l'immagine del Paese all'esterno ne viene pericolosamente fiaccata". "Quando le congiunture si rivelano oggettivamente gravi - conclude Bagnasco - e sono rese ancor più complicate da dinamiche e rapporti cristallizzati e insolubili, tanto da inibire seriamente il bene generale, allora non ci sono né vincitori né vinti: ognuno è chiamato a comportamenti responsabili e nobili" . Chi ha orecchi per intendere intenda, è questo il benservito, la richiesta di un passo indietro. Solo Sacconi e compagni possono far finta di nulla, parlare di richiamo generale e generalizzato. Il silenzio della chiesa di fronte ai fatti è finalmente rotto, spezzato un incantesimo. Le strade si dividono e la minaccia per il Premier e il Pdl neanche tanto velata, l'aggregazione dei cattolici in un nuovo soggetto politico, se non se ne va Berlusconi.

Ivan Zatti

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Ivan Zatti

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Esplora la categoria
Cronaca.