Kiev, notte di protesta: barricate e scontri tra manifestati e polizia
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KIEV, 20 GENNAIO 2014 - Anche nella notte sono proseguiti le proteste nella capitale ucraina. Scontri fra i circa 3000 manifestanti e le forze di polizia, lanci di molotov e pietre e assedio dello stadio della squadra Dinamo Kyiv. Nella giornata di ieri in piazza sono scese 150mila persone per manifestare contro Yanukovich e chiedere l'intervento di una nuova personalità politica europeiste.
Uno dei leader dell'opposizione, Vitali Klitschko, ha incontrato Yanukovich ed ha riferito che "il presidente si è impegnato a dare vita oggi a una commissione con rappresentanti dell'amministrazione presidenziale, del governo e dell'opposizione per trovare una soluzione alla crisi". Klitschko ha inoltre dichiarato che non è possibile escludere lo scoppio di una guerra civile in Ucraina, se non cesserà l'uso della violenza da parte del governo.[MORE]
Dal canto loro, gli Stati Uniti d'America chiedono in maniera esplicita la "fine delle violenze" nel Paese e nella capitale e premono affinché il presidente e il governo inizino "colloqui immediati" con l'opposizione "per impedire ulteriori violenze".
Durante gli scontri di domenica gli agenti di polizia hanno risposto ai lanci di pietre e molotov dei dimostranti con manganellate, gas lacrimogeni e idranti. Si riscontrano numerosi feriti, fra cui 70 poliziotti e almeno 24 manifestanti. Questi i dati riferiti dal ministero dell'Interno, mentre secondo la Croce Rossa, i feriti si aggirano intorno al centinaio.
Secondo quanto riportato dalla testata Kyiv Post, il leader dell'opposizione Vitali Klitschko ha cercato di intervenire per calmare la folla, ma è stato aggredito a sua volta da uno dei manifestanti, che gli ha gridato "traditore". Molte le persone a volto coperto per protesta, dopo che un provvedimento presidenziale ha imposto di manifestare a volto scoperto.
Valentina Vitali
(Foto: ru.tsn.ua)